Figura sfuggente, Melanippide di Melo, vissuto nel V secolo, emerge dalle testimonianze antiche come un poeta e un musico tanto apprezzato nell’antichità quanto contestato per le sue innovazioni musicali. Soprattutto la composizione di ampie e complesse anabolai gli ha valso un posto in ogni trattazione della storia della musica greca antica, oltre che della poesia melica. Ma Melanippide è anche noto per la particolare rappresentazione delle Danaidi come donne viragini e per il trattamento del mito di Marsia, a cui, secondo la tradizione, avrebbe reagito Teleste di Selinunte nell’Argo. Nel tentativo di riunire in un quadro il più possibile unitario questi disiecta membra e di inquadrare il ditirambografo nelle vicende storiche e culturali del suo tempo e nella tradizione del ditirambo, il volume propone, per la prima volta, un commento delle testimonianze e dei frammenti del melico, già raccolti in forma pressoché completa da D. A. Campbell. Rispetto alle precedenti edizioni, le maggiori novità di questo lavoro consistono nella valorizzazione dell’opera erudita trasmessa da P. Vind. 19996 e nella nuova valutazione di [Plut.] Mus. 15, 1136b-c, qui considerato un frammento (9) e non una testimonianza. Per quanto concerne l’edizione, poi, si è proceduto ad un riesame di varî testimoni manoscritti e delle edizioni antiche e si è scelto di fornire un apparato critico meno selettivo rispetto alle precedenti edizioni critiche, anche al fine di rendere conto delle diverse soluzioni esegetiche proposte dagli studiosi.
Ercoles, M. (2021). Melanippidis Melii testimonia et fragmenta. Pisa-Roma : Fabrizio Serra.
Melanippidis Melii testimonia et fragmenta
Ercoles, Marco
2021
Abstract
Figura sfuggente, Melanippide di Melo, vissuto nel V secolo, emerge dalle testimonianze antiche come un poeta e un musico tanto apprezzato nell’antichità quanto contestato per le sue innovazioni musicali. Soprattutto la composizione di ampie e complesse anabolai gli ha valso un posto in ogni trattazione della storia della musica greca antica, oltre che della poesia melica. Ma Melanippide è anche noto per la particolare rappresentazione delle Danaidi come donne viragini e per il trattamento del mito di Marsia, a cui, secondo la tradizione, avrebbe reagito Teleste di Selinunte nell’Argo. Nel tentativo di riunire in un quadro il più possibile unitario questi disiecta membra e di inquadrare il ditirambografo nelle vicende storiche e culturali del suo tempo e nella tradizione del ditirambo, il volume propone, per la prima volta, un commento delle testimonianze e dei frammenti del melico, già raccolti in forma pressoché completa da D. A. Campbell. Rispetto alle precedenti edizioni, le maggiori novità di questo lavoro consistono nella valorizzazione dell’opera erudita trasmessa da P. Vind. 19996 e nella nuova valutazione di [Plut.] Mus. 15, 1136b-c, qui considerato un frammento (9) e non una testimonianza. Per quanto concerne l’edizione, poi, si è proceduto ad un riesame di varî testimoni manoscritti e delle edizioni antiche e si è scelto di fornire un apparato critico meno selettivo rispetto alle precedenti edizioni critiche, anche al fine di rendere conto delle diverse soluzioni esegetiche proposte dagli studiosi.File | Dimensione | Formato | |
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