Il volume Il potere dell’immagine e della parola. Elementi distintivi dell’aristocrazia femminile da Roma a Bisanzio, opera collettanea che riunisce contributi di studiosi di diversi settori disciplinari, raccoglie e amplia le ricerche nate nell’ambito del progetto AlmaIdea (Linea di Intervento Junior 2017-2020) e con esso condivide metodologie e obiettivi, orientati ad arricchire il dibattito storiografico nel quadro degli studi sull’identità di genere attraverso una nuova prospettiva diacronica e pluridisciplinare. Nel volume vengono presentati approfondimenti relativi ad alcuni ambiti specifici (abito e ornamento personale, raffigurazione delle classi emergenti, evergetismo, istituzioni, cerimoniale, rappresentazioni storiografiche) che consentono di delineare la fisionomia del ceto aristocratico femminile attraverso le diverse manifestazioni della sua condizione sociale nell’espressione pubblica. Mediante un percorso che analizza la complessa trama ordita dalla combinazione di fonti storiografiche, giuridiche, letterarie, archeologiche e storico-artistiche, le ricerche presentate in questo volume hanno l’intento di ampliare in maniera significativa le conoscenze scientifiche sulle forme dell’eminenza sociale femminile a partire dal mondo romano fino a quello tardo-bizantino. Come noto, negli ultimi decenni gli studi dedicati alla componente femminile nel mondo antico si sono indirizzati verso la valorizzazione di figure di primo piano, come Augustae, Imperatrici e membri dell’aristocrazia, così come di pie donne dell’élite cristiana, per lo più vedove e sante, abbandonando linee di ricerca dal sapore prettamente aneddotico assai diffuse in passato. La prospettiva diacronica che caratterizza il volume ha contribuito al dibattito scientifico trasformando queste analisi in utili testimonianze sull’incidenza della figura femminile in ambiti specifici della società antica, evidenziando il ruolo decisivo svolto da queste donne nell’evoluzione del sistema politico romano, tardoantico e poi bizantino. Il confronto tra fonti di diversa natura e l’approccio interculturale sono stati, pertanto, la chiave di lettura metodologica per comparare situazioni e contesti diversificati, consentendo inoltre di rileggere il confronto tra la condizione sociale maschile e femminile con le sue eventuali contaminazioni di genere in differenti orizzonti geografici.

IL POTERE DELL’IMMAGINE E DELLA PAROLA. Elementi distintivi dell’aristocrazia femminile da Roma a Bisanzio

Giulia Marsili;Beatrice Girotti;Margherita Pomero
2022

Abstract

Il volume Il potere dell’immagine e della parola. Elementi distintivi dell’aristocrazia femminile da Roma a Bisanzio, opera collettanea che riunisce contributi di studiosi di diversi settori disciplinari, raccoglie e amplia le ricerche nate nell’ambito del progetto AlmaIdea (Linea di Intervento Junior 2017-2020) e con esso condivide metodologie e obiettivi, orientati ad arricchire il dibattito storiografico nel quadro degli studi sull’identità di genere attraverso una nuova prospettiva diacronica e pluridisciplinare. Nel volume vengono presentati approfondimenti relativi ad alcuni ambiti specifici (abito e ornamento personale, raffigurazione delle classi emergenti, evergetismo, istituzioni, cerimoniale, rappresentazioni storiografiche) che consentono di delineare la fisionomia del ceto aristocratico femminile attraverso le diverse manifestazioni della sua condizione sociale nell’espressione pubblica. Mediante un percorso che analizza la complessa trama ordita dalla combinazione di fonti storiografiche, giuridiche, letterarie, archeologiche e storico-artistiche, le ricerche presentate in questo volume hanno l’intento di ampliare in maniera significativa le conoscenze scientifiche sulle forme dell’eminenza sociale femminile a partire dal mondo romano fino a quello tardo-bizantino. Come noto, negli ultimi decenni gli studi dedicati alla componente femminile nel mondo antico si sono indirizzati verso la valorizzazione di figure di primo piano, come Augustae, Imperatrici e membri dell’aristocrazia, così come di pie donne dell’élite cristiana, per lo più vedove e sante, abbandonando linee di ricerca dal sapore prettamente aneddotico assai diffuse in passato. La prospettiva diacronica che caratterizza il volume ha contribuito al dibattito scientifico trasformando queste analisi in utili testimonianze sull’incidenza della figura femminile in ambiti specifici della società antica, evidenziando il ruolo decisivo svolto da queste donne nell’evoluzione del sistema politico romano, tardoantico e poi bizantino. Il confronto tra fonti di diversa natura e l’approccio interculturale sono stati, pertanto, la chiave di lettura metodologica per comparare situazioni e contesti diversificati, consentendo inoltre di rileggere il confronto tra la condizione sociale maschile e femminile con le sue eventuali contaminazioni di genere in differenti orizzonti geografici.
2022
264
978-88-6809-348-8
Giulia Marsili, Beatrice Girotti, Margherita Pomero
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