Il circovirus suino tipo 2 (PCV2), agente causale della PMWS (Postweaning Multisystemic Wasting Syndrome), è anche coinvolto nella patogenesi di altre patologie del suino, tanto che, recentemente, è stata introdotta la definizione di “malattie associate a circovirus del suino (PCVD)”. La PMWS è una malattia polifattoriale che colpisce i suinetti fra le 5 e le 17 settimane. Il virus ha diffusione mondiale ed è presente sia in allevamenti con PMWS sia in quelli in cui la malattia è assente. Lo spettro d’ospite è limitato al genere Sus ed esistono diversi studi che riportano anche nel cinghiale (Sus scrofa ssp. majori) sia l’infezione da PCV2 che la PMWS. Nelle province di Bologna, Padova (Parco Regionale dei Colli Euganei) e Pisa sono stati campionati alcuni tessuti da 348 cinghiali (174 maschi e 174 femmine): 485 linfonodi (retro mandibolare, tracheobronchiali ed inguinale superficiale), 65 polmoni, 61 ilei. Gli animali, di età compresa fra 1 ed oltre 38 mesi, sono stati suddivisi in 4 classi: “a” (1-6 mesi), “b” (7-12), “c” (13-24) e “d” (≥25). I tessuti campionati sono stati fissati in formalina e sottoposti alle normali metodiche di laboratorio per la colorazione ematossilina-eosina (E&E).L’immunoistochimica (IHC) è stata eseguita nei soggetti delle province di Bologna e Padova mentre i campioni della provincia di Pisa sono stati sottoposti ad immunofluorescenza (IF), in entrambe le metodiche impiegando un anticorpo anti PCV2. L’IHC ha evidenziato 11 soggetti positivi su 148 (7,43%) mentre l’IF 27 positivi su 200 (13,5%) e fra questi solo 9 hanno mostrato un quadro compatibile con PMWS. I soggetti positivi hanno mostrato la seguente distribuzione di classe di età: “a” 4 su 66 (6,06%), “b” 17 su 87 (19,54%), “c” 13 su 141 (9,21%), e “d” 4 su 54 (7,4%). Entrambe le metodiche hanno dato buoni risultati mostrando un ruolo epidemiologico più importante per i soggetti di 7-12 mesi. Infine i risultati ottenuti suggeriscono una situazione di endemia del PCV2 nelle popolazioni studiate senza che questo, almeno apparentemente, incida sulla loro dinamica (nessuna segnalazione di mortalità, nessun segnalamento di animali con evidente dimagrimento o segni clinici riferibili ad infezioni da PCV2).
MORANDI F., VERIN R., SARLI G., CANETTI N., SCACCO M., PANARESE S., et al. (2009). Immunolocalizzazione degli antigeni di circovirus suino tipo 2 (PCV2) e diffusione dell’infezione e della PMWS nel cinghiale (Sus scrofa majori) in Italia. s.l : s.n.
Immunolocalizzazione degli antigeni di circovirus suino tipo 2 (PCV2) e diffusione dell’infezione e della PMWS nel cinghiale (Sus scrofa majori) in Italia
SARLI, GIUSEPPE;PANARESE, SERENA;
2009
Abstract
Il circovirus suino tipo 2 (PCV2), agente causale della PMWS (Postweaning Multisystemic Wasting Syndrome), è anche coinvolto nella patogenesi di altre patologie del suino, tanto che, recentemente, è stata introdotta la definizione di “malattie associate a circovirus del suino (PCVD)”. La PMWS è una malattia polifattoriale che colpisce i suinetti fra le 5 e le 17 settimane. Il virus ha diffusione mondiale ed è presente sia in allevamenti con PMWS sia in quelli in cui la malattia è assente. Lo spettro d’ospite è limitato al genere Sus ed esistono diversi studi che riportano anche nel cinghiale (Sus scrofa ssp. majori) sia l’infezione da PCV2 che la PMWS. Nelle province di Bologna, Padova (Parco Regionale dei Colli Euganei) e Pisa sono stati campionati alcuni tessuti da 348 cinghiali (174 maschi e 174 femmine): 485 linfonodi (retro mandibolare, tracheobronchiali ed inguinale superficiale), 65 polmoni, 61 ilei. Gli animali, di età compresa fra 1 ed oltre 38 mesi, sono stati suddivisi in 4 classi: “a” (1-6 mesi), “b” (7-12), “c” (13-24) e “d” (≥25). I tessuti campionati sono stati fissati in formalina e sottoposti alle normali metodiche di laboratorio per la colorazione ematossilina-eosina (E&E).L’immunoistochimica (IHC) è stata eseguita nei soggetti delle province di Bologna e Padova mentre i campioni della provincia di Pisa sono stati sottoposti ad immunofluorescenza (IF), in entrambe le metodiche impiegando un anticorpo anti PCV2. L’IHC ha evidenziato 11 soggetti positivi su 148 (7,43%) mentre l’IF 27 positivi su 200 (13,5%) e fra questi solo 9 hanno mostrato un quadro compatibile con PMWS. I soggetti positivi hanno mostrato la seguente distribuzione di classe di età: “a” 4 su 66 (6,06%), “b” 17 su 87 (19,54%), “c” 13 su 141 (9,21%), e “d” 4 su 54 (7,4%). Entrambe le metodiche hanno dato buoni risultati mostrando un ruolo epidemiologico più importante per i soggetti di 7-12 mesi. Infine i risultati ottenuti suggeriscono una situazione di endemia del PCV2 nelle popolazioni studiate senza che questo, almeno apparentemente, incida sulla loro dinamica (nessuna segnalazione di mortalità, nessun segnalamento di animali con evidente dimagrimento o segni clinici riferibili ad infezioni da PCV2).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.