Tra i manoscritti Egidio da Viterbo conservati presso la Bibliothèque Nationale de France e presso la Biblioteca Angelica di Roma ve ne sono alcuni che contengono traduzioni o glosse ed excerpta da due opere cabbalistiche medievali, il Sefer ha-Peliah e il Sefer ha-Temunah. Poiché in entrambe le opere sono contenuti riferimenti alla data della redenzione, ed Egidio commenta queste date con riferimenti all'attualità, mi è stato possibile datare con una certa precisione le varie traduzioni ebraico-latine e le glosse come non era stato mai fatto in precedenza. Uno dei risultati più importanti di questa ricerca è la dimostrazione che Egidio ha tradotto a più riprese le stesse opere per interrogarne gli aspetti escatologici alla luce del Sacco di Roma (1527) prima e della riconciiazione tra il Papa e l'Imperatore in vista di una crociata che il cardinale agostiniano riteneva necessaria per favorire l'instaurarsi di un millennio cristiano e per adeguare lo straordinario potere accumulato da Carlo V con la struttura sefirotica dell'oltremondo. Questi appunti quasi dimenticati si rivelano quasi cronache gioachimite in presa diretta rispetto alle attese millenaristiche della prima metà del Cinquecento.
Saverio Campanini (2021). Dal Sacco di Roma alla fine del mondo. Profezie cabbalistiche fra le carte di Egidio da Viterbo. Castiglione delle Stiviere : Fondazione Palazzo Bondoni Pastorio.
Dal Sacco di Roma alla fine del mondo. Profezie cabbalistiche fra le carte di Egidio da Viterbo
Saverio Campanini
2021
Abstract
Tra i manoscritti Egidio da Viterbo conservati presso la Bibliothèque Nationale de France e presso la Biblioteca Angelica di Roma ve ne sono alcuni che contengono traduzioni o glosse ed excerpta da due opere cabbalistiche medievali, il Sefer ha-Peliah e il Sefer ha-Temunah. Poiché in entrambe le opere sono contenuti riferimenti alla data della redenzione, ed Egidio commenta queste date con riferimenti all'attualità, mi è stato possibile datare con una certa precisione le varie traduzioni ebraico-latine e le glosse come non era stato mai fatto in precedenza. Uno dei risultati più importanti di questa ricerca è la dimostrazione che Egidio ha tradotto a più riprese le stesse opere per interrogarne gli aspetti escatologici alla luce del Sacco di Roma (1527) prima e della riconciiazione tra il Papa e l'Imperatore in vista di una crociata che il cardinale agostiniano riteneva necessaria per favorire l'instaurarsi di un millennio cristiano e per adeguare lo straordinario potere accumulato da Carlo V con la struttura sefirotica dell'oltremondo. Questi appunti quasi dimenticati si rivelano quasi cronache gioachimite in presa diretta rispetto alle attese millenaristiche della prima metà del Cinquecento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.