L’ascolto: esercizio di conoscenza, sensibilità e dialogo. Esprimersi è un atto creativo di apertura e comunicazione verso di sé e il mondo. E’ possibile farlo attraverso l’idea, la parola e l’azione che sono le dimensioni costitutive della persona, nella pienezza del suo esserci est-etico (Dewey). Dalla prospettiva estetica il pensare, il sentire e l’agire vengono colti nella loro più profonda sinergia e ancor più la persona stessa viene riconosciuta nella sua inalienabile unità di mente-corpo. L’esercizio pieno e libero del pensiero non può situarsi in esperienze separate dalla valorizzazione dell’universo sensoriale e corporeo, che nutrono il mondo delle idee e che concretamente si adoperano affinché l’idea e il pensiero possano prendere corpo nella relazione con gli altri. La relazione può essere pensata in termini dialogali, in cui sia solida, fine e profonda la capacità di ascoltarsi e ascoltare, dove il pensare sia un’azione in cui maturare lo “spazio” per ragionare, riflettere, creare, trasformare (Panikkar). Est-eticamente concepito il pensiero è movimento e forma che richiede attenzione al suo sorgere, al suo essere creativo e generativo di dialogo fecondo. La proposta è di concedere una riflessione sul valore dell’ascolto come disposizione matrice allo sviluppo del pensare e del sentire, del discernimento e della sensibilità; ma soprattutto decifrare l’ascolto come esercizio della capcità di fare spazio per ac-cogliere: disporsi in silenziosa attenzione e apertura al sorgere della domanda, al sorgere dell’incontro, al sorgere del sentire, dell’immaginare, del pensare come fosse per la prima volta (Krishnamurti). Sotto questa luce, la riflessione porta a riconoscere il silenzio come esperienza sensoriale trasversale in grado di esercitare la capacità dell’ascolto a fondamento dello sviluppo del pensiero critico, creativo, premuroso (Montessori). Tenendo presente il contributo dell’approccio olistico all’educazione (Mancini), quello della P4wC (Kohan) e quello dell’educazione attraverso l’arte (Munari) il contributo intende tessere assieme riflessioni interpretative e ipotesi esperienziali per la valorizzazione dell’ascolto come: conoscenza di sé, riconoscimento dell’altro, regolazione dell’attenzione, incontro con lo stupore, rispetto per la vita, consonanza con la natura, apprezzamento della bellezza.

Casadei R (2021). L'ascolto del pensiero: esercizio di conoscenza, sensibilità e dialogo. Milano : Franco Angeli.

L'ascolto del pensiero: esercizio di conoscenza, sensibilità e dialogo

Casadei R
2021

Abstract

L’ascolto: esercizio di conoscenza, sensibilità e dialogo. Esprimersi è un atto creativo di apertura e comunicazione verso di sé e il mondo. E’ possibile farlo attraverso l’idea, la parola e l’azione che sono le dimensioni costitutive della persona, nella pienezza del suo esserci est-etico (Dewey). Dalla prospettiva estetica il pensare, il sentire e l’agire vengono colti nella loro più profonda sinergia e ancor più la persona stessa viene riconosciuta nella sua inalienabile unità di mente-corpo. L’esercizio pieno e libero del pensiero non può situarsi in esperienze separate dalla valorizzazione dell’universo sensoriale e corporeo, che nutrono il mondo delle idee e che concretamente si adoperano affinché l’idea e il pensiero possano prendere corpo nella relazione con gli altri. La relazione può essere pensata in termini dialogali, in cui sia solida, fine e profonda la capacità di ascoltarsi e ascoltare, dove il pensare sia un’azione in cui maturare lo “spazio” per ragionare, riflettere, creare, trasformare (Panikkar). Est-eticamente concepito il pensiero è movimento e forma che richiede attenzione al suo sorgere, al suo essere creativo e generativo di dialogo fecondo. La proposta è di concedere una riflessione sul valore dell’ascolto come disposizione matrice allo sviluppo del pensare e del sentire, del discernimento e della sensibilità; ma soprattutto decifrare l’ascolto come esercizio della capcità di fare spazio per ac-cogliere: disporsi in silenziosa attenzione e apertura al sorgere della domanda, al sorgere dell’incontro, al sorgere del sentire, dell’immaginare, del pensare come fosse per la prima volta (Krishnamurti). Sotto questa luce, la riflessione porta a riconoscere il silenzio come esperienza sensoriale trasversale in grado di esercitare la capacità dell’ascolto a fondamento dello sviluppo del pensiero critico, creativo, premuroso (Montessori). Tenendo presente il contributo dell’approccio olistico all’educazione (Mancini), quello della P4wC (Kohan) e quello dell’educazione attraverso l’arte (Munari) il contributo intende tessere assieme riflessioni interpretative e ipotesi esperienziali per la valorizzazione dell’ascolto come: conoscenza di sé, riconoscimento dell’altro, regolazione dell’attenzione, incontro con lo stupore, rispetto per la vita, consonanza con la natura, apprezzamento della bellezza.
2021
Contesti per pensare. Riflessioni su pedagogia, indagine filosofica e comunità di ricerca
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Casadei R (2021). L'ascolto del pensiero: esercizio di conoscenza, sensibilità e dialogo. Milano : Franco Angeli.
Casadei R
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/845852
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