La dematerializzazione del contante con la rapida ascesa e diffusione delle criptovalute nelle transazioni finanziarie – resa sempre più florida dagli emergenti asset della distributed economy – costituisce il substrato ideale per l’affermazione e lo sviluppo del fenomeno del cyber laundering, una nuova frontiera del riciclaggio che combina le potenzialità delle reti informatiche alle peculiari caratteristiche tecniche delle cryptocurrencies, con l’obiettivo di dare nuova linfa ai proventi illeciti compendio di attività criminali.la prima parte del contributo muoverà l’analisi dalla sussumibilità delle condotte prodromiche ed esecutive dell’attività di cyberlaundering negli schemi codicistici del diritto penale, tentando di collocare tale fenomeno nel contesto dei delitti contro il patrimonio – nello specifico dei delitti di riciclaggio, reimpiego ed autoriciclaggio di cui agli artt. 648-bis, 648- ter e 648-ter.1 del codice penale – analizzandone le fattispecie strumentali e i delitti-presupposto che si inseriscono nell’ampia trama delle fasi del cybericiclaggio. Uno sguardo è rivolto alle possibili soluzioni in ot- tica di prevenzione del fenomeno, alla luce della recente legislazione di matrice europea in materia di antiriciclaggio. In seguito, passate breve- mente in rassegna le principali caratteristiche relative all’infrastruttura e al funzionamento della blockchain, si esplorerà il perimetro della Blockchain Forensics per riferirsi al complesso delle attività di forensics applicate alla tecnologia blockchain, al fine di individuare e acquisire potenziali evidenze digitali ivi allocate, in particolare agli artifacts generati dall’utilizzo delle criptovalute, con un focus conclusivo sullo stato dell’arte delle migliori pratiche.
Pasquale Sammario, Raffaella Brighi (2022). Cyberlaundering e Blockchain Forensics: aspetti giuridici e tecnici del riciclaggio di criptovalute. Roma : Aracne.
Cyberlaundering e Blockchain Forensics: aspetti giuridici e tecnici del riciclaggio di criptovalute
Raffaella Brighi
2022
Abstract
La dematerializzazione del contante con la rapida ascesa e diffusione delle criptovalute nelle transazioni finanziarie – resa sempre più florida dagli emergenti asset della distributed economy – costituisce il substrato ideale per l’affermazione e lo sviluppo del fenomeno del cyber laundering, una nuova frontiera del riciclaggio che combina le potenzialità delle reti informatiche alle peculiari caratteristiche tecniche delle cryptocurrencies, con l’obiettivo di dare nuova linfa ai proventi illeciti compendio di attività criminali.la prima parte del contributo muoverà l’analisi dalla sussumibilità delle condotte prodromiche ed esecutive dell’attività di cyberlaundering negli schemi codicistici del diritto penale, tentando di collocare tale fenomeno nel contesto dei delitti contro il patrimonio – nello specifico dei delitti di riciclaggio, reimpiego ed autoriciclaggio di cui agli artt. 648-bis, 648- ter e 648-ter.1 del codice penale – analizzandone le fattispecie strumentali e i delitti-presupposto che si inseriscono nell’ampia trama delle fasi del cybericiclaggio. Uno sguardo è rivolto alle possibili soluzioni in ot- tica di prevenzione del fenomeno, alla luce della recente legislazione di matrice europea in materia di antiriciclaggio. In seguito, passate breve- mente in rassegna le principali caratteristiche relative all’infrastruttura e al funzionamento della blockchain, si esplorerà il perimetro della Blockchain Forensics per riferirsi al complesso delle attività di forensics applicate alla tecnologia blockchain, al fine di individuare e acquisire potenziali evidenze digitali ivi allocate, in particolare agli artifacts generati dall’utilizzo delle criptovalute, con un focus conclusivo sullo stato dell’arte delle migliori pratiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.