Sul finire degli anni Ottanta si realizzano, prima negli Stati Uniti e poi in Europa, i primi rave, ovvero feste frequentate da giovani attratti dalla musica tecno e, spesso, dalla possibilità di consumare sostanze psicoattive con finalità ricreative e performative. Il volume ricostruisce i luoghi e le culture delle droghe connesse alla scena dei parties, i quali si caratterizzano per una grande varietà rispetto al genere musicale, agli spazi, agli allestimenti, all'organizzazione, all'estetica nonché alle sostanze psicotrope fruite ed alle loro combinazioni. Tali differenze determinano diverse tipologie di feste, tanto che è possibile descrivere le peculiarità di ciascuna di esse (es. tecno party, goa party, circuit party, drum'n'bass party, etc.). Il cuore del testo è rappresentato da una ricerca condotta in forma mimetica ed a base contestuale definita e delimitata, volta alla descrizione dei party del circuito mainstream (come, ad esempio, i festival di Osoppo e di Pelago, o la street Rave di Zurigo) o afferenti ai contesti più underground (come il grande rave di Montalto di Castro, il party di Mottagrossa o quello di Bibbiena). Chiudono il volume alcune considerazioni sul tema della prevenzione e della riduzione del danno all'interno delle feste nonché alcune riflessioni sulle analogie e differenze tra i tipi di party.
Cipolla C., Mori L. (2009). Le culture e i luoghi delle droghe. MILANO : FrancoAngeli.
Le culture e i luoghi delle droghe
CIPOLLA, COSTANTINO;
2009
Abstract
Sul finire degli anni Ottanta si realizzano, prima negli Stati Uniti e poi in Europa, i primi rave, ovvero feste frequentate da giovani attratti dalla musica tecno e, spesso, dalla possibilità di consumare sostanze psicoattive con finalità ricreative e performative. Il volume ricostruisce i luoghi e le culture delle droghe connesse alla scena dei parties, i quali si caratterizzano per una grande varietà rispetto al genere musicale, agli spazi, agli allestimenti, all'organizzazione, all'estetica nonché alle sostanze psicotrope fruite ed alle loro combinazioni. Tali differenze determinano diverse tipologie di feste, tanto che è possibile descrivere le peculiarità di ciascuna di esse (es. tecno party, goa party, circuit party, drum'n'bass party, etc.). Il cuore del testo è rappresentato da una ricerca condotta in forma mimetica ed a base contestuale definita e delimitata, volta alla descrizione dei party del circuito mainstream (come, ad esempio, i festival di Osoppo e di Pelago, o la street Rave di Zurigo) o afferenti ai contesti più underground (come il grande rave di Montalto di Castro, il party di Mottagrossa o quello di Bibbiena). Chiudono il volume alcune considerazioni sul tema della prevenzione e della riduzione del danno all'interno delle feste nonché alcune riflessioni sulle analogie e differenze tra i tipi di party.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.