Conservazione, valorizzazione/riuso dei beni culturali ecclesiastici. La disciplina canonica

È ben noto come gran parte del patrimonio culturale italiano sia composto da forme di arte sacra, principalmente relative al cattolicesimo: da un punto di vista giuridico, ciò significa che, quando si tratta di tali beni, è indispensabile prestare attenzione non solo alla legislazione statale sui beni culturali, ma anche alle relative disposizioni di diritto canonico. Inoltre, indicazioni rilevanti e dettagliate possono rinvenirsi nei documenti della Curia romana e – per il nostro Paese – in quelli della Conferenza Episcopale Italiana, che di conseguenza non possono essere trascurati. Prendendo le mosse da tale cornice, il saggio si propone quindi di offrire un quadro complessivo delle più rilevanti questioni concrete che devono attualmente essere affrontate a questo proposito. Di conseguenza, il primo argomento trattato è quello relativo al finanziamento dei beni culturali di interesse religioso, specialmente alla luce delle recenti Disposizioni della Conferenza Episcopale Italiana concernenti la concessione di contributi per i beni culturali ecclesiastici e per l'edilizia di culto. Su tali basi, sono poi esaminate le principali misure disposte per la protezione del patrimonio culturale di interesse religioso, iniziando dal ruolo svolto in questo senso dall'inventariazione e proseguendo con i criteri stabiliti per la manutenzione sia ordinaria sia straordinaria. Nella stessa prospettiva, un'attenzione particolare è infine dedicata al problema della disciplina giuridica dei luoghi sacri e soprattutto delle chiese, con specifico riguardo ai loro potenziali usi culturali (ad esempio per mostre d'arte, concerti e visite turistiche).

It is well-known that a large amount of the Italian cultural heritage is composed by forms of sacred art, mainly pertaining Catholicism: on a juridical level, this means that, when dealing with such goods, it is essential to pay attention not only to the State legislation on cultural heritage, but also to the dispositions of Canon law. Moreover, relevant and detailed recommendations can be found in the documents of the Roman Curia and – for our country – in those of the Italian Bishops Conference, which therefore cannot be ignored. Starting from such a theoretical framework, the paper aims to offer an overall depiction of some of the preeminent concrete issues that are currently faced in this regard. Consequently, the first topic that is covered is the one pertaining to the funding of religious cultural heritage, namely in light of the recent Provisions concerning the granting of financial contributions from the Italian Bishops Conference for ecclesiastical cultural heritage and places of worship. On such basis, the main measures that are planned for the protection of religious cultural heritage are then examined, starting with the role played by the inventory in this sense and continuing with the criteria established for both routine and extraordinary maintenance. In the same perspective, a specific focus is finally dedicated to the matter of the legal discipline of sacred places and especially churches, with particular regard to their potential cultural uses (as for art exhibitions, music concerts and tourist visits).