Il 1859 fu l’anno di due eventi che, pur completamente diversi e lontani fra loro, avrebbero dimostrato di essere intrecciati e cruciali per l’umanità: la pubblicazione de L’origine delle specie di Charles Darwin e la battaglia di Solferino e San Martino, che fece sgorgare dalla mente di Jean Henry Dunant quell’acqua benedetta che avrebbe rappresentato la “sorgente delle sorgenti” della Croce Rossa Internazionale. Due accadimenti e due visioni molto lontane ma in realtà intrinsecamente legate. Presentazione del volume: Nello stesso anno in cui usciva L'origine delle specie di Charles Darwin si combatteva la gloriosa battaglia di Solferino e San Martino del 24 giugno 1859, che fece sorgere in Henry Dunant, grazie alle sue conseguenze di morte e di sangue, l'idea di quella che oggi è la più grande organizzazione umanitaria e laica del mondo, la Croce Rossa Internazionale. Nello stesso momento, Charles teorizzava e dimostrava il suo evoluzionismo per selezione naturale come vittoria del più forte e del più adatto, mentre Henry, al contrario, vedeva e faceva vedere il mondo con gli occhi delle vittime, trasformandolo nel soccorso o nell'aiuto per il più debole. Puro accidente storico o mondi che devono coesistere? Natura e Cultura in conflitto fra loro? Futuro dell'uomo concepito nello stesso momento in maniera opposta? Forte e debole che si implicano a vicenda? In modo agile e secco, seguendo un approccio rigorosamente scientifico, empirico e conseguente, il testo mette a confronto i due autori, li valuta oggi per il futuro, tratta per "capi" tutte le variabili principali e le varie posizioni in gioco, fa capire come Darwin e i darwinisti non possano vivere da soli, allo stesso modo per cui Dunant non può essere appeso all'umanità astratta della sua filantropia. Da qui, la proposta, che quasi emerge da sola, per un'inedita alleanza che non può, da un lato, ignorare la potenza sempre più dirompente della cultura, la quale non può però aspirare, dall'altro e nel contempo, a nessuna forma di autosufficienza al fondo sempre contronatura.
Cipolla C. (2009). Darwin e Dunant. Dalla vittoria del più forte alla sopravvivenza del più debole?. MILANO : FrancoAngeli.
Darwin e Dunant. Dalla vittoria del più forte alla sopravvivenza del più debole?
CIPOLLA, COSTANTINO
2009
Abstract
Il 1859 fu l’anno di due eventi che, pur completamente diversi e lontani fra loro, avrebbero dimostrato di essere intrecciati e cruciali per l’umanità: la pubblicazione de L’origine delle specie di Charles Darwin e la battaglia di Solferino e San Martino, che fece sgorgare dalla mente di Jean Henry Dunant quell’acqua benedetta che avrebbe rappresentato la “sorgente delle sorgenti” della Croce Rossa Internazionale. Due accadimenti e due visioni molto lontane ma in realtà intrinsecamente legate. Presentazione del volume: Nello stesso anno in cui usciva L'origine delle specie di Charles Darwin si combatteva la gloriosa battaglia di Solferino e San Martino del 24 giugno 1859, che fece sorgere in Henry Dunant, grazie alle sue conseguenze di morte e di sangue, l'idea di quella che oggi è la più grande organizzazione umanitaria e laica del mondo, la Croce Rossa Internazionale. Nello stesso momento, Charles teorizzava e dimostrava il suo evoluzionismo per selezione naturale come vittoria del più forte e del più adatto, mentre Henry, al contrario, vedeva e faceva vedere il mondo con gli occhi delle vittime, trasformandolo nel soccorso o nell'aiuto per il più debole. Puro accidente storico o mondi che devono coesistere? Natura e Cultura in conflitto fra loro? Futuro dell'uomo concepito nello stesso momento in maniera opposta? Forte e debole che si implicano a vicenda? In modo agile e secco, seguendo un approccio rigorosamente scientifico, empirico e conseguente, il testo mette a confronto i due autori, li valuta oggi per il futuro, tratta per "capi" tutte le variabili principali e le varie posizioni in gioco, fa capire come Darwin e i darwinisti non possano vivere da soli, allo stesso modo per cui Dunant non può essere appeso all'umanità astratta della sua filantropia. Da qui, la proposta, che quasi emerge da sola, per un'inedita alleanza che non può, da un lato, ignorare la potenza sempre più dirompente della cultura, la quale non può però aspirare, dall'altro e nel contempo, a nessuna forma di autosufficienza al fondo sempre contronatura.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.