Introduzione. Il commercio di animali esotici in Italia è un'attività lucrativa e spesso poco controllata. La crescente moda di adottare animali non convenzionali come pet, oltre alle problematiche conservazionistiche di tutela della biodiversità, può rappresentare una seria minaccia sanitaria attraverso l'introduzione e disseminazione di agenti patogeni e vettori. Nell'aprile del 2008, un carico di circa 1.400 tartarughe terrestri (Testudo graeca), introdotte illegalmente in Italia dal Nord Africa, è stato sequestrato dal nucleo CITES del Corpo Forestale dello Stato di Palermo. In questo studio sono riportati i risultati della valutazione sanitaria condotta su un campione delle tartarughe sequestrate. Metodi. La valutazione dello stato sanitario è avvenuta sia mediante esame clinico dei soggetti campionati sia mediante la ricerca dei più comuni agenti, parassitari e batterici, di zoonosi nei rettili. In particolare, 585 tartarughe sono state esaminate per la presenza di zecche ed è stata calcolata una statistica descrittiva per ciascuna specie isolata. Relativamente agli agenti batterici, un campione composto da 146 tamponi cloacali è stato investigato per la presenza di Salmonella spp. con le metodiche batteriologiche standard. I ceppi isolati sono stati identificati sulla base di prove biochimiche, tipizzati sierologicamente e sottoposti a prova di sensibilità agli antibiotici. Risultati. La maggior parte delle tartarughe esaminate presentava condizioni sanitarie scadenti. L'infestazione da zecche era presente nel 37,6% (220/585) degli animali, con frequenze significativamente più alte nelle tartarughe con peso superiore a 100 g (61%) rispetto a quelle di peso inferiore (12%). L‘infestazione era sostenuta esclusivamente da Hyalomma aegyptium con valori di intensità media variabili tra 1,3 (<100 g) e 4,1 (>100 g). Dai 146 tamponi cloacali sono stati isolati 91 ceppi di Salmonella spp. (62,3%) appartenenti a 20 differenti sierotipi. Di questi, 67 isolati (73,6%) appartenevano alla sottospecie I (Salmonella enterica) e 24 (26,4%) a sierotipi "esotici" (sottospecie II e IIIb). Tutti i ceppi isolati sono risultati sensibili alla maggior parte delle molecole antibiotiche testate. Conclusioni. La presenza di una diffusa infestazione da H. aegyptium riveste notevole importanza sanitaria, data la capacità del genere Hyalomma di veicolare temibili patogeni come il virus della Crimean-Congo Haemorragic Fever. Altrettanto importante dal punto di vista sanitario è l'elevata frequenza di isolamento di salmonelle dai campioni fecali associata, inoltre, ad una maggiore presenza di sierotipi a elevato potenziale zoonosico. Sulla base dei risultati ottenuti in questo studio sarebbe auspicabile un potenziamento delle attività di sorveglianza e controllo veterinario nella commercializzazione di animali esotici.
Foti M., Giannetto S., Giacopello C., Brucato G., Risitano A.L., Gaglio G., et al. (2009). Agenti e vettori di zoonosi in tartarughe terrestri introdotte illlegalmente in Italia. ROMA : istituto superiore di sanità.
Agenti e vettori di zoonosi in tartarughe terrestri introdotte illlegalmente in Italia
POGLAYEN, GIOVANNI
2009
Abstract
Introduzione. Il commercio di animali esotici in Italia è un'attività lucrativa e spesso poco controllata. La crescente moda di adottare animali non convenzionali come pet, oltre alle problematiche conservazionistiche di tutela della biodiversità, può rappresentare una seria minaccia sanitaria attraverso l'introduzione e disseminazione di agenti patogeni e vettori. Nell'aprile del 2008, un carico di circa 1.400 tartarughe terrestri (Testudo graeca), introdotte illegalmente in Italia dal Nord Africa, è stato sequestrato dal nucleo CITES del Corpo Forestale dello Stato di Palermo. In questo studio sono riportati i risultati della valutazione sanitaria condotta su un campione delle tartarughe sequestrate. Metodi. La valutazione dello stato sanitario è avvenuta sia mediante esame clinico dei soggetti campionati sia mediante la ricerca dei più comuni agenti, parassitari e batterici, di zoonosi nei rettili. In particolare, 585 tartarughe sono state esaminate per la presenza di zecche ed è stata calcolata una statistica descrittiva per ciascuna specie isolata. Relativamente agli agenti batterici, un campione composto da 146 tamponi cloacali è stato investigato per la presenza di Salmonella spp. con le metodiche batteriologiche standard. I ceppi isolati sono stati identificati sulla base di prove biochimiche, tipizzati sierologicamente e sottoposti a prova di sensibilità agli antibiotici. Risultati. La maggior parte delle tartarughe esaminate presentava condizioni sanitarie scadenti. L'infestazione da zecche era presente nel 37,6% (220/585) degli animali, con frequenze significativamente più alte nelle tartarughe con peso superiore a 100 g (61%) rispetto a quelle di peso inferiore (12%). L‘infestazione era sostenuta esclusivamente da Hyalomma aegyptium con valori di intensità media variabili tra 1,3 (<100 g) e 4,1 (>100 g). Dai 146 tamponi cloacali sono stati isolati 91 ceppi di Salmonella spp. (62,3%) appartenenti a 20 differenti sierotipi. Di questi, 67 isolati (73,6%) appartenevano alla sottospecie I (Salmonella enterica) e 24 (26,4%) a sierotipi "esotici" (sottospecie II e IIIb). Tutti i ceppi isolati sono risultati sensibili alla maggior parte delle molecole antibiotiche testate. Conclusioni. La presenza di una diffusa infestazione da H. aegyptium riveste notevole importanza sanitaria, data la capacità del genere Hyalomma di veicolare temibili patogeni come il virus della Crimean-Congo Haemorragic Fever. Altrettanto importante dal punto di vista sanitario è l'elevata frequenza di isolamento di salmonelle dai campioni fecali associata, inoltre, ad una maggiore presenza di sierotipi a elevato potenziale zoonosico. Sulla base dei risultati ottenuti in questo studio sarebbe auspicabile un potenziamento delle attività di sorveglianza e controllo veterinario nella commercializzazione di animali esotici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.