Passando in rassegna le principali performance di Marina Abramovic, il saggio mostra le politiche del corpo messe in scena dall'identità performativa dell'artista serba. Nelle sue performance, Marina Abramovic ha spinto infatti il corpo fino al limite di quello che Claude Lévi-Strauss ha definito il "disordine semantico", esplorando quella zona intermedia e sempre fluttuante in cui il senso circola e si trasforma, in cui il privato e il pubblico s'incontrano, e in cui la soggettività femminile può finalmente affermarsi in modo attivo e trasformativo.
C.Demaria (2009). Rendere visibile l'invisibile: il corpo politico di Marina Abramovic. TORINO : UTET - De Agostini.
Rendere visibile l'invisibile: il corpo politico di Marina Abramovic
DEMARIA, CRISTINA
2009
Abstract
Passando in rassegna le principali performance di Marina Abramovic, il saggio mostra le politiche del corpo messe in scena dall'identità performativa dell'artista serba. Nelle sue performance, Marina Abramovic ha spinto infatti il corpo fino al limite di quello che Claude Lévi-Strauss ha definito il "disordine semantico", esplorando quella zona intermedia e sempre fluttuante in cui il senso circola e si trasforma, in cui il privato e il pubblico s'incontrano, e in cui la soggettività femminile può finalmente affermarsi in modo attivo e trasformativo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.