“I classici sono la riserva del futuro” (Pontiggia). Con tale convinzione nasce questa nuova collana di classici greci e latini che si pone come opera di divulgazione curata da specialisti, anche per non specialisti. In particolare intende rivolgersi ai giovani, curiosi dell’antico, per un contatto diretto con i testi, al fine di offrire la possibilità di interrogarli e confrontare i modelli culturali del loro tempo con quelli delle età posteriori e con i nostri. Il testo con traduzione a fronte è una scelta che ormai è nella tradizione editoriale della presentazione dei testi antichi. Siamo ben consapevoli che la lettura della traduzione non può essere equivalente, e quindi sostitutiva, di quella dell’opera in lingua originale, ma siamo altrettanto consapevoli che la capacità di leggere e comprendere perfettamente in piena autonomia le lingue antiche, oggi in particolare, è di pochi. È vero: la traduzione è “quasi la stessa cosa” (Eco), ma spesso è necessaria opera di mediazione che permette al lettore di altra lingua, e nel nostro caso, anche di altra epoca, di riudire voci di classici che diversamente non sentirebbero mai. “L’accesso alle cult re antiche è un diritto” (Vegetti) che non vorremmo fosse sottratto a nessuno e soprattutto ai giovani. Ed è stato in particolare pensando a loro che si è per lo più scelto di affidare a giovani studiosi l’arduo compito del tradurre, troppo spesso ancora oggi misconosciuto o comunque ritenuto di scarso prestigio. D’altronde, come è noto, la traduzione ha un alto tasso di deperibilità e, seppure alcune traduzioni del passato ancora oggi ci appaiono efficaci, sono a loro volta divenute dei classici anch’esse in quanto ogni generazione si appropria dei testi antichi attraverso un proprio codice linguistico e culturale, risultato della cultura e del gusto del tempo. Certo il traduttore sa bene che dietro una semplice parola o concetto espresso nell’idioma del testo-fonte c’è “un di più” spesso inesprimibile, vuoi per il valore emozionale proprio dell’opera d’arte, vuoi perché l’autore rinvia, attraverso la sua lingua, ad una visione, ad un mondo culturale che non è quello del lettore moderno. Per questo aspetto si affida alle note che, di vario genere (storico, antropologico ecc.), hanno lo scopo di aiutare a recuperare le conoscenze necessarie per meglio intendere quanto si va leggendo. L’introduzione è affidata sempre ad ‘esperti’, studiosi di lingue e letterature classiche, che, partendo rigorosamente dall’opera in lingua, offrono una chiave di lettura che pone in un’ottica illuminante, o almeno chiarificatrice, gli elementi significativi del testo.

Carlotta Capuccino (In stampa/Attività in corso). Classici Greci e Latini.

Classici Greci e Latini

Carlotta Capuccino
In corso di stampa

Abstract

“I classici sono la riserva del futuro” (Pontiggia). Con tale convinzione nasce questa nuova collana di classici greci e latini che si pone come opera di divulgazione curata da specialisti, anche per non specialisti. In particolare intende rivolgersi ai giovani, curiosi dell’antico, per un contatto diretto con i testi, al fine di offrire la possibilità di interrogarli e confrontare i modelli culturali del loro tempo con quelli delle età posteriori e con i nostri. Il testo con traduzione a fronte è una scelta che ormai è nella tradizione editoriale della presentazione dei testi antichi. Siamo ben consapevoli che la lettura della traduzione non può essere equivalente, e quindi sostitutiva, di quella dell’opera in lingua originale, ma siamo altrettanto consapevoli che la capacità di leggere e comprendere perfettamente in piena autonomia le lingue antiche, oggi in particolare, è di pochi. È vero: la traduzione è “quasi la stessa cosa” (Eco), ma spesso è necessaria opera di mediazione che permette al lettore di altra lingua, e nel nostro caso, anche di altra epoca, di riudire voci di classici che diversamente non sentirebbero mai. “L’accesso alle cult re antiche è un diritto” (Vegetti) che non vorremmo fosse sottratto a nessuno e soprattutto ai giovani. Ed è stato in particolare pensando a loro che si è per lo più scelto di affidare a giovani studiosi l’arduo compito del tradurre, troppo spesso ancora oggi misconosciuto o comunque ritenuto di scarso prestigio. D’altronde, come è noto, la traduzione ha un alto tasso di deperibilità e, seppure alcune traduzioni del passato ancora oggi ci appaiono efficaci, sono a loro volta divenute dei classici anch’esse in quanto ogni generazione si appropria dei testi antichi attraverso un proprio codice linguistico e culturale, risultato della cultura e del gusto del tempo. Certo il traduttore sa bene che dietro una semplice parola o concetto espresso nell’idioma del testo-fonte c’è “un di più” spesso inesprimibile, vuoi per il valore emozionale proprio dell’opera d’arte, vuoi perché l’autore rinvia, attraverso la sua lingua, ad una visione, ad un mondo culturale che non è quello del lettore moderno. Per questo aspetto si affida alle note che, di vario genere (storico, antropologico ecc.), hanno lo scopo di aiutare a recuperare le conoscenze necessarie per meglio intendere quanto si va leggendo. L’introduzione è affidata sempre ad ‘esperti’, studiosi di lingue e letterature classiche, che, partendo rigorosamente dall’opera in lingua, offrono una chiave di lettura che pone in un’ottica illuminante, o almeno chiarificatrice, gli elementi significativi del testo.
In corso di stampa
2021
Carlotta Capuccino (In stampa/Attività in corso). Classici Greci e Latini.
Carlotta Capuccino
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