In recent decades, ‘alternative’ tourist experiences have been developing as cultural practices for meeting, participation and negotiation. One of the privileged fi elds of these experiences is interculture. Often, tourist practices can in fact become spaces for dialogue, conveying unusual narratives that consider diversity as an added value. Starting from these thoughts, the essay focuses on the Migrantour project, offering guided tours of the city run by migrant guides who tell stories of the cultural contaminations in the city the itinerary runs through. The itineraries seek to fi ght the stigmatisation and commodifi cation of these areas, promoting ‘responsible’ tours that become entertaining and educational events able to enhance cultural diversity. Based on the ethnographic research into migrant itineraries in four Italian cities, this contribution seeks to understand if and how this form of alternative tourism is able to de-construct widespread conceptual categories and re-construct them according to ‘bottom-up’ imaginaries, promoting a unique form of intercultural education.

Negli ultimi decenni si stanno sviluppando esperienze turistiche ‘alternative’ che si delineano come pratiche culturali di incontro, partecipazione e negoziazione. Uno degli ambiti privilegiati di queste esperienze è quello dell’intercultura. Talvolta, infatti, le pratiche turistiche possono trasformarsi in spazi di confronto, veicolando narrative inusuali che considerano la diversità come valore aggiunto. Partendo da queste rifl essioni, il saggio si concentrerà sul progetto Migrantour, che offre passeggiate urbane con guide migranti che raccontano la storia delle contaminazioni culturali presenti nella città in cui viene organizzato l’itinerario. Questa pratica di turismo (inter)culturale e educativo avviene nei mercati di strada, nei negozi, nelle piazze e nei luoghi di culto di questi quartieri spesso considerati al margine, includendo la comunità locale all’interno di processi partecipativi e condivisi. Gli itinerari cercano di combattere la stigmatizzazione e la mercifi cazione di queste aree proponendo tour ‘responsabili’, momenti ludici ma al contempo formativi che valorizzano la diversità culturale. Sulla base dei risultati di una ricerca etnografi ca di itinerari migranti realizzati in quattro città italiane, il presente contributo cercherà, pertanto, di comprendere se e in che modo questa forma di turismo alternativo possa de-costruire categorie concettuali diffuse e ri-costruirle secondo immaginari creati dal basso, promuovendo una forma inedita di educazione all’intercultura.

Melissa Moralli (2021). Diversity is cool: quando il turismo si incontra con l’educazione all’intercultura. Bologna : KOINÉ - Collana di Studi e Ricerche nelle Scienze umane e sociali [10.6092/unibo/amsacta/6746].

Diversity is cool: quando il turismo si incontra con l’educazione all’intercultura

Melissa Moralli
2021

Abstract

In recent decades, ‘alternative’ tourist experiences have been developing as cultural practices for meeting, participation and negotiation. One of the privileged fi elds of these experiences is interculture. Often, tourist practices can in fact become spaces for dialogue, conveying unusual narratives that consider diversity as an added value. Starting from these thoughts, the essay focuses on the Migrantour project, offering guided tours of the city run by migrant guides who tell stories of the cultural contaminations in the city the itinerary runs through. The itineraries seek to fi ght the stigmatisation and commodifi cation of these areas, promoting ‘responsible’ tours that become entertaining and educational events able to enhance cultural diversity. Based on the ethnographic research into migrant itineraries in four Italian cities, this contribution seeks to understand if and how this form of alternative tourism is able to de-construct widespread conceptual categories and re-construct them according to ‘bottom-up’ imaginaries, promoting a unique form of intercultural education.
2021
Turismo educativo: Cultura in movimento
210
231
Melissa Moralli (2021). Diversity is cool: quando il turismo si incontra con l’educazione all’intercultura. Bologna : KOINÉ - Collana di Studi e Ricerche nelle Scienze umane e sociali [10.6092/unibo/amsacta/6746].
Melissa Moralli
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/831085
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