In alcuni zone della pianura emiliana ed imolese si evidenzia, a tutt’oggi, il se-gno dell’assetto agricolo fondiario di epoca romana; infatti il tessuto d’impianto della partizione colonica con la suddivisione del territorio in centurie è leggibile sia nella cartografia storica che in quella recente, anche se la lettura non è im-mediatamente percepibile a causa del susseguirsi di modificazioni del territorio che si sono apportate all’impianto originario. I fenomeni sia naturali, quali l’esondazione ricorrente di rivi e torrenti, sia d’origine antropica tra cui il diverso assetto della proprietà fondiaria, le diverse tecniche di coltivazione dei terreni, hanno portato in questo lungo periodo di tempo cambiamenti al sistema infrastrutturale dei luoghi. Dal XVII secolo si manifesta l'esigenza di definire i limiti delle proprietà ed i confini giuridici impongono di descrivere il territorio non solo con scritti, ma an-che con rappresentazioni grafiche di cui i Cabrei ed i catasti storici rappresentano la documentazione più preziosa per individuare ed evidenziare le “regole” della partizione fondiaria, fornendo quindi l’interpretazione di ciò che si potrebbe defi-nire "archeologia del paesaggio" dell'era moderna. Cabrei e catasti storici rappre-sentano il passaggio tra la rappresentazione grafico-pittorica del paesaggio e la moderna cartografia basata su sistemi di coordinate geografiche e proiezioni. Opportuni accorgimenti di lettura delle diverse rappresentazioni cartografiche permettono di confrontare ed analizzare l'entità della trasformazione subita dal territorio rurale negli ultimi quattro secoli. Di conseguenza il confronto tra le rap-presentazioni di alcuni luoghi del passato descritti nei Cabrei e Catasti storici ed immagini recenti sia cartografiche che fotografiche del medesimo luogo succede-ranno ad opportune descrizioni dell’evoluzione dell'assetto fondiario oltre ai con-tenuti degli strumenti disponibili per una lettura in crono sequenza di un deter-minato territorio.
V. Degli Esposti, E. Mezzini, G. Toderi, G. Vianello, L. Vittori Antisari (2009). 2. RAPPRESENTAZIONE DEL PAESAGGIO RURALE: IL PASSATO NEL PRESENTE. BOLOGNA : Accademia Nazionale di Agricoltura.
2. RAPPRESENTAZIONE DEL PAESAGGIO RURALE: IL PASSATO NEL PRESENTE
DEGLI ESPOSTI, VITTORIO;MEZZINI, ELENA;TODERI, GIOVANNI;VIANELLO, GILMO;VITTORI ANTISARI, LIVIA
2009
Abstract
In alcuni zone della pianura emiliana ed imolese si evidenzia, a tutt’oggi, il se-gno dell’assetto agricolo fondiario di epoca romana; infatti il tessuto d’impianto della partizione colonica con la suddivisione del territorio in centurie è leggibile sia nella cartografia storica che in quella recente, anche se la lettura non è im-mediatamente percepibile a causa del susseguirsi di modificazioni del territorio che si sono apportate all’impianto originario. I fenomeni sia naturali, quali l’esondazione ricorrente di rivi e torrenti, sia d’origine antropica tra cui il diverso assetto della proprietà fondiaria, le diverse tecniche di coltivazione dei terreni, hanno portato in questo lungo periodo di tempo cambiamenti al sistema infrastrutturale dei luoghi. Dal XVII secolo si manifesta l'esigenza di definire i limiti delle proprietà ed i confini giuridici impongono di descrivere il territorio non solo con scritti, ma an-che con rappresentazioni grafiche di cui i Cabrei ed i catasti storici rappresentano la documentazione più preziosa per individuare ed evidenziare le “regole” della partizione fondiaria, fornendo quindi l’interpretazione di ciò che si potrebbe defi-nire "archeologia del paesaggio" dell'era moderna. Cabrei e catasti storici rappre-sentano il passaggio tra la rappresentazione grafico-pittorica del paesaggio e la moderna cartografia basata su sistemi di coordinate geografiche e proiezioni. Opportuni accorgimenti di lettura delle diverse rappresentazioni cartografiche permettono di confrontare ed analizzare l'entità della trasformazione subita dal territorio rurale negli ultimi quattro secoli. Di conseguenza il confronto tra le rap-presentazioni di alcuni luoghi del passato descritti nei Cabrei e Catasti storici ed immagini recenti sia cartografiche che fotografiche del medesimo luogo succede-ranno ad opportune descrizioni dell’evoluzione dell'assetto fondiario oltre ai con-tenuti degli strumenti disponibili per una lettura in crono sequenza di un deter-minato territorio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.