STORIA E MEMORIA IN TV

Il saggio vuole riflettere su come il discorso dei media costruisca e modelli la percezione degli eventi storici nella contemporaneità, muovendosi tra memoria pubblico-istituzionale, memorie personali, grammatiche dell'intrattenimento. L'orizzonte è naturalmente quello del "presentismo" che tende a neutralizzare qualsiasi distanza temporale e che l'autore analizza attraverso alcuni casi di analisi tratti dalla televisione contemporanea. L'ipotesi è che dopo una fase di “esplosione memoriale”, in cui la cultura ha fortemente valorizzato l’importanza e le pratiche della memoria (sulla scia della popolarizzazione della Shoah, ma anche sulla scia del grandissimo numero di memorie personali, diari, album di famiglia etc che sono stati musealizzati o comunque valorizzati attraverso operazioni varie di divulgazione) e in cui di conseguenza la storia si è ritrovata soggettivata e personalizzata, stia comunque emergendo ora anche una tendenza di “ritorno all’ordine”, che torna a forme di racconto più lineari e ordinate.