Se l’estetica femminista non è qualcosa di fissato e definito, se non ci sono elementi necessari o aspetti che ne vincolino l’appartenenza come a una forma depositata una volta per tutte, se ciò che fa di una fotografia un’immagine femminista è il suo opporsi a una visione monolitica dominante e monodirezionale dei ruoli di genere, dell’identità di genere e dei desideri di genere, se insomma una fotografia femminista si oppone a una visione sessista dei rapporti e del mondo, allora l’estetica femminista di una fotografia è sempre al contempo una dichiarazione politica in sé.
F.Muzzarelli (2021). Fotografia, estetica femminista e pratiche identitarie. Milano : Postmedia books.
Fotografia, estetica femminista e pratiche identitarie
F. Muzzarelli
2021
Abstract
Se l’estetica femminista non è qualcosa di fissato e definito, se non ci sono elementi necessari o aspetti che ne vincolino l’appartenenza come a una forma depositata una volta per tutte, se ciò che fa di una fotografia un’immagine femminista è il suo opporsi a una visione monolitica dominante e monodirezionale dei ruoli di genere, dell’identità di genere e dei desideri di genere, se insomma una fotografia femminista si oppone a una visione sessista dei rapporti e del mondo, allora l’estetica femminista di una fotografia è sempre al contempo una dichiarazione politica in sé.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.