I siti vesuviani costituiscono tuttora il campione privilegiato dell’archeologia classica, come caso di studio di indagini sia ad ampio spettro che di dettaglio e come bacino di confronti per definire cronologie. Eppure, il campione vesuviano resta a tutt’oggi tanto utilizzato, quanto poco studiato e adeguatamente pubblicato. La sua straordinaria evidenza attende ancora di essere pienamente valorizzata, attraverso un approccio globale che non si limiti a selezionare gli aspetti di volta in volta di maggior interesse, ma che sappia indagare la sua intera vicenda. Il primo passo da compiere consiste nel riconoscere la specifica natura della vera “Pompeii premise”: i siti vesuviani, lungi dall’essere una realtà frozen in time, sono il prodotto di un lungo processo di ibridazione fra antico e moderno. La loro rilettura deve, quindi, fondarsi su questa consapevolezza e su strategie di ricerca multidisciplinari: con l’obiettivo di assegnare al campione vesuviano, molto più ricco ed articolato della sola Pompei, un nuovo ruolo nella ricerca sull’antico.
A. Coralini (2021). Archeologia globale e campione vesuviano. Borgo S.Lorenzo : All'Insegna del Giglio.
Archeologia globale e campione vesuviano
A. Coralini
2021
Abstract
I siti vesuviani costituiscono tuttora il campione privilegiato dell’archeologia classica, come caso di studio di indagini sia ad ampio spettro che di dettaglio e come bacino di confronti per definire cronologie. Eppure, il campione vesuviano resta a tutt’oggi tanto utilizzato, quanto poco studiato e adeguatamente pubblicato. La sua straordinaria evidenza attende ancora di essere pienamente valorizzata, attraverso un approccio globale che non si limiti a selezionare gli aspetti di volta in volta di maggior interesse, ma che sappia indagare la sua intera vicenda. Il primo passo da compiere consiste nel riconoscere la specifica natura della vera “Pompeii premise”: i siti vesuviani, lungi dall’essere una realtà frozen in time, sono il prodotto di un lungo processo di ibridazione fra antico e moderno. La loro rilettura deve, quindi, fondarsi su questa consapevolezza e su strategie di ricerca multidisciplinari: con l’obiettivo di assegnare al campione vesuviano, molto più ricco ed articolato della sola Pompei, un nuovo ruolo nella ricerca sull’antico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.