La dislessia evolutiva è un disturbo specifico dell’apprendimento caratterizzato da difficoltà nell’acquisizione della lettura nonostante un livello intellettivo nella norma. Pur presentando una quadro clinico sufficientemente definito, il dibattito attorno ad essa è tuttora molto acceso in quanto le basi neurobiologiche che la determinano e i meccanismi ad essa associati sono ancora da chiarire. Nel volume sono presentate ricerche che riguardano i diversi fattori legati alla dislessia evolutiva. Alcuni autori hanno studiato i fattori strettamente connessi alla capacità di lettura come le abilità fonologiche e attentive, la percezione visiva. Altri studi si sono occupati di settori meno direttamente coinvolti nel processo di lettura quali la percezione del movimento per arrivare fino ai meccanismi di apprendimento e alla coordinazione motoria. In tutte queste ricerche sono state trovate differenze importanti tra i soggetti dislessici e i normolettori ma nessuno dei fattori studiati è risultato presente in tutti i soggetti dislessici e allo stato attuale non sembra possibile collegare la difficoltà di lettura ad un singolo meccanismo deficitario. In un ottica multifattoriale si presentano quindi le implicazioni che tali risultati hanno sulla comprensione dell'etiologia della dislessia, sulla diagnosi e sulle strategie riabilitative.
M. Benassi (2009). Dislessia evolutiva: un approccio multifattoriale. CESENA : Il Ponte Vecchio.
Dislessia evolutiva: un approccio multifattoriale
BENASSI, MARIAGRAZIA
2009
Abstract
La dislessia evolutiva è un disturbo specifico dell’apprendimento caratterizzato da difficoltà nell’acquisizione della lettura nonostante un livello intellettivo nella norma. Pur presentando una quadro clinico sufficientemente definito, il dibattito attorno ad essa è tuttora molto acceso in quanto le basi neurobiologiche che la determinano e i meccanismi ad essa associati sono ancora da chiarire. Nel volume sono presentate ricerche che riguardano i diversi fattori legati alla dislessia evolutiva. Alcuni autori hanno studiato i fattori strettamente connessi alla capacità di lettura come le abilità fonologiche e attentive, la percezione visiva. Altri studi si sono occupati di settori meno direttamente coinvolti nel processo di lettura quali la percezione del movimento per arrivare fino ai meccanismi di apprendimento e alla coordinazione motoria. In tutte queste ricerche sono state trovate differenze importanti tra i soggetti dislessici e i normolettori ma nessuno dei fattori studiati è risultato presente in tutti i soggetti dislessici e allo stato attuale non sembra possibile collegare la difficoltà di lettura ad un singolo meccanismo deficitario. In un ottica multifattoriale si presentano quindi le implicazioni che tali risultati hanno sulla comprensione dell'etiologia della dislessia, sulla diagnosi e sulle strategie riabilitative.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.