La fama di padre Giambattista Martini (1706-1784) si fonda, oltreché sull’attività di didatta, che richiamò a Bologna numerosi giovani compositori desiderosi di apprendere i segreti dell’arte, anche e soprattutto sulla Storia della musica, la prima redatta in lingua italiana e pubblicata in Italia: come ebbero a sottolineare in molti, in essa è racchiuso tutto il sapere scientifico, critico, bibliografico e filologico dell’autore. I tre tomi pubblicati (di cinque previsti: 1757, 1770 e 1781) videro la luce anche grazie al coinvolgimento di alcuni illustri cantanti – in particolare, per il primo tono il Farinelli, Antonio Bernacchi e Anton Raaff –, che si spesero in prima persona per agevolare il Francescano: grazie alla loro intermediazione, egli poté infatti aggiudicarsi l’approvazione della dedicataria nonché un cospicuo compenso. Con ogni evidenza, l’epistolario martiniano racconta del ruolo ricoperto da questi musicisti a corte, oltreché del rapporto che essi intrattennero con il teorico bolognese, al quale erano legati da profonda amicizia.
Pasquini Elisabetta (2021). Epistolary triangles between Bologna and Madrid: Bernacchi, Farinelli, Raaff, and Martini's "Storia della musica". Wien : Hollitzer.
Epistolary triangles between Bologna and Madrid: Bernacchi, Farinelli, Raaff, and Martini's "Storia della musica"
Pasquini Elisabetta
2021
Abstract
La fama di padre Giambattista Martini (1706-1784) si fonda, oltreché sull’attività di didatta, che richiamò a Bologna numerosi giovani compositori desiderosi di apprendere i segreti dell’arte, anche e soprattutto sulla Storia della musica, la prima redatta in lingua italiana e pubblicata in Italia: come ebbero a sottolineare in molti, in essa è racchiuso tutto il sapere scientifico, critico, bibliografico e filologico dell’autore. I tre tomi pubblicati (di cinque previsti: 1757, 1770 e 1781) videro la luce anche grazie al coinvolgimento di alcuni illustri cantanti – in particolare, per il primo tono il Farinelli, Antonio Bernacchi e Anton Raaff –, che si spesero in prima persona per agevolare il Francescano: grazie alla loro intermediazione, egli poté infatti aggiudicarsi l’approvazione della dedicataria nonché un cospicuo compenso. Con ogni evidenza, l’epistolario martiniano racconta del ruolo ricoperto da questi musicisti a corte, oltreché del rapporto che essi intrattennero con il teorico bolognese, al quale erano legati da profonda amicizia.File | Dimensione | Formato | |
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E. Pasquini, Epistolary Triangles between Bologna and Madrid.pdf
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