Il presente lavoro presenta delle riflessioni nell’ambito dell’intervento clinico con bambini in età prescolari che manifestano disturbi della condotta alimentare. Tali riflessioni emergono dalla rilettura di un creativo e profondo lavoro di G. Galli “Contiguità e continuità fenomenica”, che aiuta a ritrovare in ambito relazionale (quale quello della clinica psicologica) i costrutti che la Psicologia della Gestalt ha elaborato in ambito percettivo a proposito dei fenomeni di continuità e contiguità fenomenica. La ricerca effettuata da Galli ci consente di leggere, secondo un proficuo approccio gestaltico, la dinamiche relazionali che si svolgono nel caso presentato (personalmente seguito da Elena Trombini) di un bambino di 4 anni con gravi disturbi dell’alimentazione. Viene evidenziata l’ambivalenza materna nella relazione con il bambino (che si alimenta esclusivamente con pasti liquidi assunti tramite biberon), che evoca una possibile relazione fusionale. L’ambivalenza osservata esprime un’oscillazione clinica fra contiguità che favorisce la separazione-individuazione e continuità che caratterizza la relazione simbiotica-fusionale. Per la valutazione e l’intervento clinico viene proposta la metodologia della Giocoterapia Focale nel contesto allargato bambino/genitori (Trombini, Trombini, 2006). Vengono presentate le tappe del lavoro terapeutico che ha consentito alla diade madre-bambino di separarsi-individuarsi e procedere verso un pieno raggiungimento delle capacità autonome del bambino.
E.TROMBINI, G. TROMBINI (2009). Connessione e segregazione nella dinamica relazionale psicoterapeutica. ROMA : Aracne.
Connessione e segregazione nella dinamica relazionale psicoterapeutica
TROMBINI, ELENA;TROMBINI, GIANCARLO
2009
Abstract
Il presente lavoro presenta delle riflessioni nell’ambito dell’intervento clinico con bambini in età prescolari che manifestano disturbi della condotta alimentare. Tali riflessioni emergono dalla rilettura di un creativo e profondo lavoro di G. Galli “Contiguità e continuità fenomenica”, che aiuta a ritrovare in ambito relazionale (quale quello della clinica psicologica) i costrutti che la Psicologia della Gestalt ha elaborato in ambito percettivo a proposito dei fenomeni di continuità e contiguità fenomenica. La ricerca effettuata da Galli ci consente di leggere, secondo un proficuo approccio gestaltico, la dinamiche relazionali che si svolgono nel caso presentato (personalmente seguito da Elena Trombini) di un bambino di 4 anni con gravi disturbi dell’alimentazione. Viene evidenziata l’ambivalenza materna nella relazione con il bambino (che si alimenta esclusivamente con pasti liquidi assunti tramite biberon), che evoca una possibile relazione fusionale. L’ambivalenza osservata esprime un’oscillazione clinica fra contiguità che favorisce la separazione-individuazione e continuità che caratterizza la relazione simbiotica-fusionale. Per la valutazione e l’intervento clinico viene proposta la metodologia della Giocoterapia Focale nel contesto allargato bambino/genitori (Trombini, Trombini, 2006). Vengono presentate le tappe del lavoro terapeutico che ha consentito alla diade madre-bambino di separarsi-individuarsi e procedere verso un pieno raggiungimento delle capacità autonome del bambino.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.