Il volume si basa su 1.100 lettere inedite dell'attrice Giacinta Pezzana (1841-1919) a 60 destinatari, anche illustri, non solo legati al mondo del teatro: in particolare alle amiche Giorgina Saffi, Alessandrina Ravizza e Sibilla Aleramo. Straordinaria attrice mazziniana ed emancipazionista, capocomica e scrittrice, la Pezzana inizia la sua carriera a Torino, al compimento dell'unità d'Italia, recitando in dialetto, e la conclude allo scoppio della prima guerra mondiale, interpretando per il cinema "Teresa Raquin" di Zola. La rivoluzione scenica della Duse - da lei avviata al successo - e la caduta delle utopie risorgimentali contribuirono a far sottovalutare la sua grandezza, eppure la sua identità ottocentesca risulta segnata da passioni e pratiche di sorprendente modernità: l'interpretazione e la messinscena teatrale della "Raquin" appunto - fondamentale per l'affermarsi del naturalismo in Italia -, Amleto recitato 'en travesti', le "Serate dantesche" - concepite quasi come un laboratorio personale -, l'attività pedagogica e il ruolo fondativo da lei assunto nel teatro del Rio della Plata, la sensibilità drammaturgica e la tensione etica. Nel volume si possono leggere 410 lettere trascritte integralmente con rigorosa fedeltà, tanto che sono diventate oggetto di analisi linguistiche. Lettere che possiedono grande freschezza e forza espressiva e contribuiscono a illuminare più temi, più mondi: dove si intrecciano questioni d’arte e vita materiale del teatro, fatti privati e avvenimenti storici, discussioni politiche e sfoghi personali, vagabondaggi fisici e mentali, bisogno di radici e fughe dalle scene. L’antologia delle lettere è strutturata in cinque parti, che delineano la seconda metà della vita di quest’attrice potente e curiosa: La maturità e l’abbandono del teatro (1876-1887); Sicilia, amore, scrittura (1887-1894); Partenze e ritorni (1895-1904); La “stabile-mobile” romana e la riscoperta del dialetto (1905-1909); Dal magistero latino-americano alle “ombre” della vecchiaia (1909-1919).
L'attrice del cuore. Storia di Giacinta Pezzana attraverso le lettere
MARIANI, ANNA LAURA
2005
Abstract
Il volume si basa su 1.100 lettere inedite dell'attrice Giacinta Pezzana (1841-1919) a 60 destinatari, anche illustri, non solo legati al mondo del teatro: in particolare alle amiche Giorgina Saffi, Alessandrina Ravizza e Sibilla Aleramo. Straordinaria attrice mazziniana ed emancipazionista, capocomica e scrittrice, la Pezzana inizia la sua carriera a Torino, al compimento dell'unità d'Italia, recitando in dialetto, e la conclude allo scoppio della prima guerra mondiale, interpretando per il cinema "Teresa Raquin" di Zola. La rivoluzione scenica della Duse - da lei avviata al successo - e la caduta delle utopie risorgimentali contribuirono a far sottovalutare la sua grandezza, eppure la sua identità ottocentesca risulta segnata da passioni e pratiche di sorprendente modernità: l'interpretazione e la messinscena teatrale della "Raquin" appunto - fondamentale per l'affermarsi del naturalismo in Italia -, Amleto recitato 'en travesti', le "Serate dantesche" - concepite quasi come un laboratorio personale -, l'attività pedagogica e il ruolo fondativo da lei assunto nel teatro del Rio della Plata, la sensibilità drammaturgica e la tensione etica. Nel volume si possono leggere 410 lettere trascritte integralmente con rigorosa fedeltà, tanto che sono diventate oggetto di analisi linguistiche. Lettere che possiedono grande freschezza e forza espressiva e contribuiscono a illuminare più temi, più mondi: dove si intrecciano questioni d’arte e vita materiale del teatro, fatti privati e avvenimenti storici, discussioni politiche e sfoghi personali, vagabondaggi fisici e mentali, bisogno di radici e fughe dalle scene. L’antologia delle lettere è strutturata in cinque parti, che delineano la seconda metà della vita di quest’attrice potente e curiosa: La maturità e l’abbandono del teatro (1876-1887); Sicilia, amore, scrittura (1887-1894); Partenze e ritorni (1895-1904); La “stabile-mobile” romana e la riscoperta del dialetto (1905-1909); Dal magistero latino-americano alle “ombre” della vecchiaia (1909-1919).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.