Per una critica dell’ideologia post politica e una nuova pratica della politica

Nel corso del saggio gli Autori svolgono alcune considerazioni basate sulla convinzione che nella matrice hobbesiana e hegeliana del ‘politico’ siano rintracciabili costanti funzionali e aporie, sfide persistenti, immagini e presupposti antropologico-politici della narrazione del potere, che spesso rimangono sottesi o rimossi, ad esempio nella scienza del diritto pubblico - ma anche in tanta filosofia politica - contemporanee. L'analisi presentata si propone di far emergere il rapporto costitutivo e in qualche modo insuperabile, pur nelle trasformazioni storico-concettuali, che il potere intrattiene con la paura, con l’ansia di sicurezza e il desiderio di riconoscimento, e il condizionamento che sull’arco possibile delle legittimazioni politiche tali ipoteche esercitano.