Presentata sin dalla sua campagna elettorale del 2016, la visione dell’ordine internazionale del repubblicano Donald Trump incorpora in un medesimo coacervo di intenti realismo politico, nazionalismo e unilateralismo. Sottesa alla concezione trumpiana della politica estera vi era l’idea che fosse nell’interesse degli Stati Uniti abbandonare l’internazionalismo e il multilateralismo della precedente amministrazione e adottare un corso di azione dogmaticamente aderente alle priorità nazionali. Adottando una prospettiva storica, la prima parte di questo capitolo analizza lo scarto tra retorica e contenuti di specifiche posizioni adottate dal presidente Trump, discutendo continuità e discontinuità nella sua politica estera ed approfondendo il tema delle matrici politiche del dell’unilateralismo alla base del nazionalismo economico della sua amministrazione. Successivamente il capitolo si concentra su obbiettivi, costi ed esiti della politica commerciale dell’amministrazione Trump, analizzando poi, sulla scorta di alcuni concetti-chiave dell’International Political Economy (IPE), le principali determinanti e caratteristiche del protezionismo trumpiano. Mettendo a confronto tali caratteristiche con quelle di precedenti ondate di chiusura commerciale nella storia degli Stati Uniti tra il secondo dopoguerra ed oggi, il capitolo prende in esame la rilevanza degli incentivi sistemici, relazionali e domestici alla protezione commerciale. La securitizzazione mercantilista degli scambi economici compiuta da Trump, e l’utilizzo sistematico della diplomazia commerciale come arma di politica estera, il capitolo sostiene, suggeriscono la singolarità del protezionismo trumpiano ma conducono ad una riflessione che va oltre la dicotomia continuità-rottura. Più in particolare, il capitolo discute la portata delle scelte commerciali dell’Amministrazione Trump, analizzandone le ricadute a livello bilaterale, regionale e sistemico. Il capitolo proietta infine le eredità del mercantilismo trumpiano in chiave futura, alla luce della piattaforma liberale e democratica del nuovo presidente Biden, per avanzare ipotesi sugli impatti di tale cambiamento sul sistema di governance delle relazioni economiche globali
Baroncelli Eugenia, Angela Santese (2021). Il protezionismo di Donald Trump e la ridefinizione del sistema economico globale. Milano : Egea.
Il protezionismo di Donald Trump e la ridefinizione del sistema economico globale
Baroncelli Eugenia
;Angela Santese
2021
Abstract
Presentata sin dalla sua campagna elettorale del 2016, la visione dell’ordine internazionale del repubblicano Donald Trump incorpora in un medesimo coacervo di intenti realismo politico, nazionalismo e unilateralismo. Sottesa alla concezione trumpiana della politica estera vi era l’idea che fosse nell’interesse degli Stati Uniti abbandonare l’internazionalismo e il multilateralismo della precedente amministrazione e adottare un corso di azione dogmaticamente aderente alle priorità nazionali. Adottando una prospettiva storica, la prima parte di questo capitolo analizza lo scarto tra retorica e contenuti di specifiche posizioni adottate dal presidente Trump, discutendo continuità e discontinuità nella sua politica estera ed approfondendo il tema delle matrici politiche del dell’unilateralismo alla base del nazionalismo economico della sua amministrazione. Successivamente il capitolo si concentra su obbiettivi, costi ed esiti della politica commerciale dell’amministrazione Trump, analizzando poi, sulla scorta di alcuni concetti-chiave dell’International Political Economy (IPE), le principali determinanti e caratteristiche del protezionismo trumpiano. Mettendo a confronto tali caratteristiche con quelle di precedenti ondate di chiusura commerciale nella storia degli Stati Uniti tra il secondo dopoguerra ed oggi, il capitolo prende in esame la rilevanza degli incentivi sistemici, relazionali e domestici alla protezione commerciale. La securitizzazione mercantilista degli scambi economici compiuta da Trump, e l’utilizzo sistematico della diplomazia commerciale come arma di politica estera, il capitolo sostiene, suggeriscono la singolarità del protezionismo trumpiano ma conducono ad una riflessione che va oltre la dicotomia continuità-rottura. Più in particolare, il capitolo discute la portata delle scelte commerciali dell’Amministrazione Trump, analizzandone le ricadute a livello bilaterale, regionale e sistemico. Il capitolo proietta infine le eredità del mercantilismo trumpiano in chiave futura, alla luce della piattaforma liberale e democratica del nuovo presidente Biden, per avanzare ipotesi sugli impatti di tale cambiamento sul sistema di governance delle relazioni economiche globaliFile | Dimensione | Formato | |
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