Il volume si concentra su un fenomeno finora sostanzialmente inesplorato: la circolazione in Sudamerica di forme di spettacolo dal vivo importate dall’Europa, penetrate nelle remote province di Argentina, Brasile e Uruguay attraverso le sterminate vie fluviali di navigazione interna. Il tema è di grande attualità: ancora oggi il corso dei fiumi Paraná e Uruguay è punteggiato dalla presenza di sale teatrali, sorte all’inizio del Novecento sulla spinta dell’industrializzazione dei nuovi snodi del commercio fluviale, spesso ispirandosi a modelli europei del passato. Il libro è frutto del lavoro di ricerca di un gruppo di studiosi argentini, brasiliani, italiani e uruguaiani, riuniti per la prima volta dal gruppo di studio Rapporti Italo Iberoamericani. Il teatro musicale (1880 -1920) della International Musicological Society, coordinato dall’Istituto per lo Studio della Musica Latinoamericana (IMLA). Muovendo dalla ricostruzione puntuale dell’attività teatrale lungo le rotte fluviali, la pubblicazione indaga l’influenza e la capacità di adattamento di una cultura eminentemente eurocentrica quale quella dell’opera lirica in un contesto altro, ancora in larga parte pregno di echi post-coloniali e attraversato da controverse spinte verso la globalizzazione: letta in quest’ottica, la prospettiva apparentemente marginale delle compagnie di giro europee impegnate nelle piazze periferiche del Sudamerica assume un carattere problematico, talvolta sorprendente e inaspettatamente seminale. Lontani dalla scintillante acclamazione delle nuove metropoli sudamericane e privi tanto di basi finanziarie solide quanto dei grandi nomi di cartello in arrivo dall’Europa, in un periodo di profondo mutamento del gusto e dei consumi culturali, questi piccoli impresari e capocomici rendono il teatro del vecchio continente cosa ancora viva lungo le rotte dei grandi fiumi che attraversano il “Cono Sur”, realizzando con mezzi di fortuna un ponte tra le comunità di emigrati e la patria origine, ottenendo talvolta un riconoscimento di primazia culturale presso un notabilato locale in cerca di distinzione.
Matteo Paoletti (2021). Introduzione. Bologna : Alma Mater Studiorum - Dipartimento delle Arti.
Introduzione
Matteo Paoletti
2021
Abstract
Il volume si concentra su un fenomeno finora sostanzialmente inesplorato: la circolazione in Sudamerica di forme di spettacolo dal vivo importate dall’Europa, penetrate nelle remote province di Argentina, Brasile e Uruguay attraverso le sterminate vie fluviali di navigazione interna. Il tema è di grande attualità: ancora oggi il corso dei fiumi Paraná e Uruguay è punteggiato dalla presenza di sale teatrali, sorte all’inizio del Novecento sulla spinta dell’industrializzazione dei nuovi snodi del commercio fluviale, spesso ispirandosi a modelli europei del passato. Il libro è frutto del lavoro di ricerca di un gruppo di studiosi argentini, brasiliani, italiani e uruguaiani, riuniti per la prima volta dal gruppo di studio Rapporti Italo Iberoamericani. Il teatro musicale (1880 -1920) della International Musicological Society, coordinato dall’Istituto per lo Studio della Musica Latinoamericana (IMLA). Muovendo dalla ricostruzione puntuale dell’attività teatrale lungo le rotte fluviali, la pubblicazione indaga l’influenza e la capacità di adattamento di una cultura eminentemente eurocentrica quale quella dell’opera lirica in un contesto altro, ancora in larga parte pregno di echi post-coloniali e attraversato da controverse spinte verso la globalizzazione: letta in quest’ottica, la prospettiva apparentemente marginale delle compagnie di giro europee impegnate nelle piazze periferiche del Sudamerica assume un carattere problematico, talvolta sorprendente e inaspettatamente seminale. Lontani dalla scintillante acclamazione delle nuove metropoli sudamericane e privi tanto di basi finanziarie solide quanto dei grandi nomi di cartello in arrivo dall’Europa, in un periodo di profondo mutamento del gusto e dei consumi culturali, questi piccoli impresari e capocomici rendono il teatro del vecchio continente cosa ancora viva lungo le rotte dei grandi fiumi che attraversano il “Cono Sur”, realizzando con mezzi di fortuna un ponte tra le comunità di emigrati e la patria origine, ottenendo talvolta un riconoscimento di primazia culturale presso un notabilato locale in cerca di distinzione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.