Espropriare i bambini di una serie di esperienze che pure possono comportare qualche rischio, al solo scopo di proteggere noi stessi, è un’operazione antipedagogica che contraddice la natura stessa dell’educazione per cui la dimensione del rischio è fisiologica come lo è l’istanza naturale di percepirlo e di riconoscerlo quando si palesa come pericolo. Il compito di chi educa, sia esso genitore o insegnante è mettere i bambini in condizione di fare esperienze, avendo la sana consapevolezza che ciò comporta correre qualche rischio, ma che solo così si impara a crescere. Se questo diritto all'esperienza non dialoga alla pari con il diritto alla sicurezza, l’esito è ciò a cui assistiamo: un fenomeno di alienazione della responsabilità, anziché di condivisione.
Roberto Farné (2021). Outdoor education: il senso pedagogico del rischio. Parma : Junior-Bambini.
Outdoor education: il senso pedagogico del rischio
Roberto Farné
2021
Abstract
Espropriare i bambini di una serie di esperienze che pure possono comportare qualche rischio, al solo scopo di proteggere noi stessi, è un’operazione antipedagogica che contraddice la natura stessa dell’educazione per cui la dimensione del rischio è fisiologica come lo è l’istanza naturale di percepirlo e di riconoscerlo quando si palesa come pericolo. Il compito di chi educa, sia esso genitore o insegnante è mettere i bambini in condizione di fare esperienze, avendo la sana consapevolezza che ciò comporta correre qualche rischio, ma che solo così si impara a crescere. Se questo diritto all'esperienza non dialoga alla pari con il diritto alla sicurezza, l’esito è ciò a cui assistiamo: un fenomeno di alienazione della responsabilità, anziché di condivisione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.