Il lavoro è suddiviso in due parti. La prima riguarda il ruolo del Parlamento europeo nell’ordinamento giuridico dell’Unione. Dopo un inquadramento storico e politico del Parlamento europeo, dalle origini sino alle prime elezioni a suffragio universale del 1979 (Michele Marchi, Lucrezia Ranieri), viene valutata la sua azione a difesa dello Stato di diritto (Matteo Bonelli), ma anche il suo contributo alla costruzione del mercato unico digitale (Giacomo Di Federico) e alla definizione e gestione del bilancio dell’Unione (Cristina Fasone). Sono altresì esaminate alcune criticità che riguardano la trasparenza del procedimento legislativo (Emilio De Capitani). La seconda parte è dedicata ai rapporti tra il Parlamento europeo e i sistemi giuridici degli Stati membri. Ci si concentra, innanzitutto, sulle prerogative degli Stati membri in materia elettorale che incidono sulle modalità di elezione degli eurodeputati, inclusi quelli italiani (Giovanni Tarli Barbieri) e britannici (Pietro Manzini). Si esaminano, quindi, il ruolo dei Parlamenti nazionali nel controllo del rispetto dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità (Lorenzo Cecchetti) e la partecipazione delle istanze rappresentative (a livello centrale e regionale) al processo decisionale (fase ascendente) e al recepimento (fase discendente) della legislazione dell’Unione (Tomaso Francesco Giupponi).
Giacomo Di Federico (2021). Prefazione. Torino : Giappichelli.
Prefazione
Giacomo Di Federico
2021
Abstract
Il lavoro è suddiviso in due parti. La prima riguarda il ruolo del Parlamento europeo nell’ordinamento giuridico dell’Unione. Dopo un inquadramento storico e politico del Parlamento europeo, dalle origini sino alle prime elezioni a suffragio universale del 1979 (Michele Marchi, Lucrezia Ranieri), viene valutata la sua azione a difesa dello Stato di diritto (Matteo Bonelli), ma anche il suo contributo alla costruzione del mercato unico digitale (Giacomo Di Federico) e alla definizione e gestione del bilancio dell’Unione (Cristina Fasone). Sono altresì esaminate alcune criticità che riguardano la trasparenza del procedimento legislativo (Emilio De Capitani). La seconda parte è dedicata ai rapporti tra il Parlamento europeo e i sistemi giuridici degli Stati membri. Ci si concentra, innanzitutto, sulle prerogative degli Stati membri in materia elettorale che incidono sulle modalità di elezione degli eurodeputati, inclusi quelli italiani (Giovanni Tarli Barbieri) e britannici (Pietro Manzini). Si esaminano, quindi, il ruolo dei Parlamenti nazionali nel controllo del rispetto dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità (Lorenzo Cecchetti) e la partecipazione delle istanze rappresentative (a livello centrale e regionale) al processo decisionale (fase ascendente) e al recepimento (fase discendente) della legislazione dell’Unione (Tomaso Francesco Giupponi).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.