Il contributo ricostruisce ed illustra le relazioni fra Chiesa cattolica e Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) durante la Grande Guerra, sottolineando la convergenza e la divergenza fra le due istituzioni. La convergenza esistette sin dalle origini sul piano ideale per la comune adesione al comandamento cristiano della carità, e per la sua declinazione sotto forma di un’opera di assistenza umanitaria. La divergenza fu invece dovuta, fino allo scoppio della Grande Guerra, alla duplice azione delle contingenze politiche e del fattore umano, ossia le opposte rigidità di chi guidava le due istituzioni. La nuova convergenza che si verificò con la Grande Guerra fu il frutto di simili fattori, ma di segno opposto: l'inedita tragicità del conflitto, che determinò un altrettanto inedito sforzo umanitario, e la presenza, ai vertici delle due istituzioni, di persone maggiormente tolleranti rispetto ai loro predecessori, ossia papa Benedetto XV, Gustave Ador e i rispettivi collaboratori. Essi riuscirono dunque ad avviare un sodalizio basato sulla comune azione caritativa e umanitaria, che si rafforzò nel corso del conflitto e rimase dopo la sua conclusione, estendendosi poi alla Lega delle Società nazionali di Croce Rossa (oggi Federazione Internazionale di Croce Rossa, o FICR), fino a perdurare tuttora.
Cipolla Costantino, Fabbri Alessandro (2021). Convergenza e divergenza fra ideali della Croce Rossa e della Santa Sede. Milano : FrancoAngeli.
Convergenza e divergenza fra ideali della Croce Rossa e della Santa Sede
Cipolla Costantino;Fabbri Alessandro
2021
Abstract
Il contributo ricostruisce ed illustra le relazioni fra Chiesa cattolica e Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) durante la Grande Guerra, sottolineando la convergenza e la divergenza fra le due istituzioni. La convergenza esistette sin dalle origini sul piano ideale per la comune adesione al comandamento cristiano della carità, e per la sua declinazione sotto forma di un’opera di assistenza umanitaria. La divergenza fu invece dovuta, fino allo scoppio della Grande Guerra, alla duplice azione delle contingenze politiche e del fattore umano, ossia le opposte rigidità di chi guidava le due istituzioni. La nuova convergenza che si verificò con la Grande Guerra fu il frutto di simili fattori, ma di segno opposto: l'inedita tragicità del conflitto, che determinò un altrettanto inedito sforzo umanitario, e la presenza, ai vertici delle due istituzioni, di persone maggiormente tolleranti rispetto ai loro predecessori, ossia papa Benedetto XV, Gustave Ador e i rispettivi collaboratori. Essi riuscirono dunque ad avviare un sodalizio basato sulla comune azione caritativa e umanitaria, che si rafforzò nel corso del conflitto e rimase dopo la sua conclusione, estendendosi poi alla Lega delle Società nazionali di Croce Rossa (oggi Federazione Internazionale di Croce Rossa, o FICR), fino a perdurare tuttora.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.