Geni ed embrioni

I processi embrionali hanno ancora oggi ai nostri occhi qualcosa di miracoloso. Da una cellula uovo fecondata – una singola cellula che, nella nostra specie, ha un diametro di circa 0,2 mm, essi portano alla formazione di un organismo completo, in grado di svolgere tutte le funzioni vitali. E questo organismo è formato da miliardi di miliardi di cellule, differenziate in alcune centinaia di tipi diversi e organizzate a formare alcune decine di tessuti, organi e apparati, tutti nei giusti rapporti reciproci, tutti della giusta dimensione, tutti vascolarizzati, tutti innervati: tutti integrati tra loro. E tutti funzionanti! In poche parole, lo sviluppo embrionale è uno stupefacente processo di auto-organizzazione, che comporta un incredibile aumento di complessità strutturale e organizzativa. E anche se i meccanismi morfogenetici hanno cominciato a rivelare i loro segreti, anche se il materiale che compone i tasselli di questo mosaico risulta lo stesso di cui sono fatti altri processi biologici più circoscritti e meglio compresi, perfino lo scienziato, anzi, proprio chi meglio comprende la tremenda complessità del quadro, non può non stupirsi del fatto che questo processo si compia quasi sempre perfettamente e nei giusti tempi.