Il saggio si propone di delineare teorie e prassi del fare danza nel Quattrocento concentrando la propria attenzione sui fondamentali trattati di tre celebri maestri -De arte saltandi et choreas ducendi [ante 1455], di Domenico da Piacenza; Libro dell'arte del danzare [1455], di Antonio Cornazano; De pratica seu arte tripudii vulgare opusculum [1463], di Guglielmo Ebreo da Pesaro (poi Giovanni Ambrogio)- attivi nelle corti italiane peraltro considerate dal resto dell'Europa, all'epoca, come un mirabile esempio da seguire. Si intende così mettere a fuoco l'idea di corpo danzante, le modalità di composizione e di esecuzione dei passi, le connessioni tra i momenti danzati e la società di cui essi sono frutto e specchio, la pratica della danza all'interno di eventi socialmente o politicamente rilevanti e all'interno dei momenti di svago, attraversando un secolo in cui si sviluppa in modo raffinato e compiuto quella volontà di regolare il corpo che connota anche i secoli precedenti e che trova ora nell'arte della danza una simbolica via di concreta realizzazione.
La danza nel Quattrocento: i trattati
CERVELLATI, ELENA
2009
Abstract
Il saggio si propone di delineare teorie e prassi del fare danza nel Quattrocento concentrando la propria attenzione sui fondamentali trattati di tre celebri maestri -De arte saltandi et choreas ducendi [ante 1455], di Domenico da Piacenza; Libro dell'arte del danzare [1455], di Antonio Cornazano; De pratica seu arte tripudii vulgare opusculum [1463], di Guglielmo Ebreo da Pesaro (poi Giovanni Ambrogio)- attivi nelle corti italiane peraltro considerate dal resto dell'Europa, all'epoca, come un mirabile esempio da seguire. Si intende così mettere a fuoco l'idea di corpo danzante, le modalità di composizione e di esecuzione dei passi, le connessioni tra i momenti danzati e la società di cui essi sono frutto e specchio, la pratica della danza all'interno di eventi socialmente o politicamente rilevanti e all'interno dei momenti di svago, attraversando un secolo in cui si sviluppa in modo raffinato e compiuto quella volontà di regolare il corpo che connota anche i secoli precedenti e che trova ora nell'arte della danza una simbolica via di concreta realizzazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.