La problematica questione del rapporto fra la tragedia antica e le origini dell’Opera in musica è stata trattata da eminenti studiosi e diversi sono i contributi riguardo tale argomento. Si è occupato di esaminare come librettisti e musicisti di epoche diverse si siano confrontati con il patrimonio mitologico dei greci Michael Ewans in Opera from the Greek, Studies in the Poetics of Appropriation (Burlington, 2007); lo studioso, nella sua analisi sulla poetica dell’appropriazione del mondo classico, non si sofferma sul problema del rapporto fra la tragedia e le origini dell’opera in musica, dando per scontato che il dramma per musica nasca dalle speculazioni tardorinascimentali sulla tragedia greca e sul ruolo che in essa spettava alla musica; tale teoria è stata fortemente negata da C. Dahlhaus (Bologna, 1986), il quale reputa impossibile indagare quanto la tragedia greca possa essere considerata una forma drammatica vicina a quella dell’opera in musica a causa della incolmabile distanza che separa i due fenomeni: quello che occorre fare, secondo il musicologo, è basarsi sui dati disponibili e ragionare sulle premesse e i problemi della ricezione e della appropriazione dei motivi della cultura antica nella storia dell’Opera. La presente proposta di contributo intende partire da tale riflessione di Dahlhaus per mettere in luce le difficoltà che incontra il librettista nel momento in cui deve trasporre una tragedia antica, soprattutto quando in essa si presentano particolari espedienti propri della drammaturgia antica, come ad esempio la sticomitia, che necessitano di determinate modifiche per essere trasposti in musica. Verranno analizzate alcune rielaborazioni operistiche dell’Alcesti di Euripide, in particolare l’Alceste di Calzabigi e Gluck e l’Alceste di Wieland e Schweitzer, evidenziando come mutino necessariamente le scelte drammaturgiche e gli elementi sonori nel passaggio dal teatro classico al genere dell’Opera in musica.
Giovanna Casali (2020). Il librettista e le fonti antiche: alcuni esempi di fortuna del classico nell'opera in musica. Ravenna : Angelo Longo Editore.
Il librettista e le fonti antiche: alcuni esempi di fortuna del classico nell'opera in musica
Giovanna Casali
2020
Abstract
La problematica questione del rapporto fra la tragedia antica e le origini dell’Opera in musica è stata trattata da eminenti studiosi e diversi sono i contributi riguardo tale argomento. Si è occupato di esaminare come librettisti e musicisti di epoche diverse si siano confrontati con il patrimonio mitologico dei greci Michael Ewans in Opera from the Greek, Studies in the Poetics of Appropriation (Burlington, 2007); lo studioso, nella sua analisi sulla poetica dell’appropriazione del mondo classico, non si sofferma sul problema del rapporto fra la tragedia e le origini dell’opera in musica, dando per scontato che il dramma per musica nasca dalle speculazioni tardorinascimentali sulla tragedia greca e sul ruolo che in essa spettava alla musica; tale teoria è stata fortemente negata da C. Dahlhaus (Bologna, 1986), il quale reputa impossibile indagare quanto la tragedia greca possa essere considerata una forma drammatica vicina a quella dell’opera in musica a causa della incolmabile distanza che separa i due fenomeni: quello che occorre fare, secondo il musicologo, è basarsi sui dati disponibili e ragionare sulle premesse e i problemi della ricezione e della appropriazione dei motivi della cultura antica nella storia dell’Opera. La presente proposta di contributo intende partire da tale riflessione di Dahlhaus per mettere in luce le difficoltà che incontra il librettista nel momento in cui deve trasporre una tragedia antica, soprattutto quando in essa si presentano particolari espedienti propri della drammaturgia antica, come ad esempio la sticomitia, che necessitano di determinate modifiche per essere trasposti in musica. Verranno analizzate alcune rielaborazioni operistiche dell’Alcesti di Euripide, in particolare l’Alceste di Calzabigi e Gluck e l’Alceste di Wieland e Schweitzer, evidenziando come mutino necessariamente le scelte drammaturgiche e gli elementi sonori nel passaggio dal teatro classico al genere dell’Opera in musica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.