Il documentario ripercorre le fasi che hanno portato alla promulgazione delle leggi antiebraiche, inserendole nel contesto dell’ebraismo italiano di inizio Novecento, e la conseguente reazione delle comunità israelitiche, e dei suoi componenti, all’emarginazione inaspettata. Attraverso la voce di storici, testimoni ed esperti la ricostruzione permette di confrontarsi con gli effetti e le conseguenze di questi provvedimenti, mostrandone la pervasività e l’efficacia. Alla prospettiva di carattere nazionale si affianca la ricostruzione dell’impatto che le leggi del 1938 hanno avuto su Modena e sulla locale comunità ebraica, con il racconto di come questa abbia fatto fronte alle difficoltà ed alle privazioni dei propri iscritti. L’immediata creazione di una rete di sostegno fra correligionari, l’organizzazione di una scuola interna e il tentativo di opporsi alla persecuzione sono alcuni degli aspetti che caratterizzano i mesi successivi all’entrata in vigore delle leggi antiebraiche. Il suicidio dell’editore modenese ed ebreo Angelo Fortunato Formiggini, che si getta dalla Ghirlandina il 29 novembre 1938, in aperta polemica con il regime di Mussolini e con i recenti provvedimenti razziali, è l’episodio simbolo dello sgomento ma è anche l’occasione per riscoprire la produzione di un geniale uomo di cultura ed il suo straordinario archivio, da lui stesso donato alla Biblioteca Estense di Modena e ancora ivi conservato. Attraverso i filmati d’epoca dell’Istituto Luce e un apparato documentario ampio ed articolato, tratto dai principali archivi cittadini oltre che da fondi privati, la ricostruzione si sviluppa fino al culmine della persecuzione, con gli arresti e le deportazioni. La riflessione abbraccia anche il periodo successivo al termine della guerra mondiale, raccontando la difficile ripresa che l’Italia affronta e il complesso spostamento dei profughi ebrei, per molti dei quali Modena ha svolto un ruolo centrale a livello europeo. L’abolizione delle leggi antiebraiche si è rivelata un processo lento e difficile che gli ebrei italiani hanno dovuto affrontare tra ostacoli e difficoltà per tornare alla vita, spesso impiegandoci molti anni prima di vedere riconosciuti i propri diritti e trovare spazio nella memoria pubblica.
Nico Guidetti, Federico Baracchi, Giulia Dodi (2018). Una surreale normalità. Modena e l'Italia al tempo delle leggi antiebraiche.. Modena : Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Modena.
Una surreale normalità. Modena e l'Italia al tempo delle leggi antiebraiche.
Giulia Dodi
2018
Abstract
Il documentario ripercorre le fasi che hanno portato alla promulgazione delle leggi antiebraiche, inserendole nel contesto dell’ebraismo italiano di inizio Novecento, e la conseguente reazione delle comunità israelitiche, e dei suoi componenti, all’emarginazione inaspettata. Attraverso la voce di storici, testimoni ed esperti la ricostruzione permette di confrontarsi con gli effetti e le conseguenze di questi provvedimenti, mostrandone la pervasività e l’efficacia. Alla prospettiva di carattere nazionale si affianca la ricostruzione dell’impatto che le leggi del 1938 hanno avuto su Modena e sulla locale comunità ebraica, con il racconto di come questa abbia fatto fronte alle difficoltà ed alle privazioni dei propri iscritti. L’immediata creazione di una rete di sostegno fra correligionari, l’organizzazione di una scuola interna e il tentativo di opporsi alla persecuzione sono alcuni degli aspetti che caratterizzano i mesi successivi all’entrata in vigore delle leggi antiebraiche. Il suicidio dell’editore modenese ed ebreo Angelo Fortunato Formiggini, che si getta dalla Ghirlandina il 29 novembre 1938, in aperta polemica con il regime di Mussolini e con i recenti provvedimenti razziali, è l’episodio simbolo dello sgomento ma è anche l’occasione per riscoprire la produzione di un geniale uomo di cultura ed il suo straordinario archivio, da lui stesso donato alla Biblioteca Estense di Modena e ancora ivi conservato. Attraverso i filmati d’epoca dell’Istituto Luce e un apparato documentario ampio ed articolato, tratto dai principali archivi cittadini oltre che da fondi privati, la ricostruzione si sviluppa fino al culmine della persecuzione, con gli arresti e le deportazioni. La riflessione abbraccia anche il periodo successivo al termine della guerra mondiale, raccontando la difficile ripresa che l’Italia affronta e il complesso spostamento dei profughi ebrei, per molti dei quali Modena ha svolto un ruolo centrale a livello europeo. L’abolizione delle leggi antiebraiche si è rivelata un processo lento e difficile che gli ebrei italiani hanno dovuto affrontare tra ostacoli e difficoltà per tornare alla vita, spesso impiegandoci molti anni prima di vedere riconosciuti i propri diritti e trovare spazio nella memoria pubblica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.