Il testo affronta il tema del diritto allo formazione superiore, a partire dall'analisi puntuale dei problemi strutturali (riconducibili a tre categorie interconnesse: carenza di finanziamenti, ritardi nell’assegnazione delle risorse disponibili e nell’attuazione normativa, frammentazione delle competenze e delle informazioni) che ancora oggi non agevolano l'accesso all'università. Ci si sofferma, poi, su quei nodi culturali che relegano il diritto alla formazione superiore nell’ambito delle politiche specialistiche e non in quelle di sistema che alimentano la buona crescita del Paese: tra questi, la coincidenza - per molti analisti - del diritto allo studio con alcune specifiche prestazioni (la borsa di studio, ad esempio); la limitata e paternalistica attenzione alla rapida maturazione dell’autonomia e dell’indipendenza personali, culturali e formative dei giovani; il pregiudizio sociale maturato nel corso dell’ultimo ventennio nei confronti della “spendibilità” del titolo di laurea; l'esigenza di valutare l'aggiornamento e l'ampliamento del perimetro delimitato dalla definizione costituzionale di «…capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi…» e delle competenze tra Stato e Regioni nel sostegno agli studenti e studentesse universitari. Infine, ci si sofferma su alcune proposte di riforma del sistema del diritto allo studio e di progettazione di un nuovo welfare studentesco, anche alla luce del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), in gran parte a valere sulle risorse a disposizione del nuovo strumento europeo Next Generation EU
Ghizzoni, M. (2021). Diritto allo studio universitario e diritto alla formazione superiore: problemi, prospettive, obiettivi. Milano : Milano University Press ® [10.13130/unimi2040.47].
Diritto allo studio universitario e diritto alla formazione superiore: problemi, prospettive, obiettivi
Ghizzoni, Manuela
2021
Abstract
Il testo affronta il tema del diritto allo formazione superiore, a partire dall'analisi puntuale dei problemi strutturali (riconducibili a tre categorie interconnesse: carenza di finanziamenti, ritardi nell’assegnazione delle risorse disponibili e nell’attuazione normativa, frammentazione delle competenze e delle informazioni) che ancora oggi non agevolano l'accesso all'università. Ci si sofferma, poi, su quei nodi culturali che relegano il diritto alla formazione superiore nell’ambito delle politiche specialistiche e non in quelle di sistema che alimentano la buona crescita del Paese: tra questi, la coincidenza - per molti analisti - del diritto allo studio con alcune specifiche prestazioni (la borsa di studio, ad esempio); la limitata e paternalistica attenzione alla rapida maturazione dell’autonomia e dell’indipendenza personali, culturali e formative dei giovani; il pregiudizio sociale maturato nel corso dell’ultimo ventennio nei confronti della “spendibilità” del titolo di laurea; l'esigenza di valutare l'aggiornamento e l'ampliamento del perimetro delimitato dalla definizione costituzionale di «…capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi…» e delle competenze tra Stato e Regioni nel sostegno agli studenti e studentesse universitari. Infine, ci si sofferma su alcune proposte di riforma del sistema del diritto allo studio e di progettazione di un nuovo welfare studentesco, anche alla luce del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), in gran parte a valere sulle risorse a disposizione del nuovo strumento europeo Next Generation EUFile | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Discussion Paper 5 - Come costruire un sistema di diritto alle competenze efficace e mirato a diversi tipi di destinatari.pdf
accesso aperto
Tipo:
Versione (PDF) editoriale
Licenza:
Licenza per Accesso Aperto. Creative Commons Attribuzione - Condividi allo stesso modo (CCBYSA)
Dimensione
631.62 kB
Formato
Adobe PDF
|
631.62 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.