La scelta minimalista. Da Mies van der Rohe ad Erwin Heerich. Il controllo della geometria delle forme primarie. / The minimal choice. From Mies van der Rohe for Erwin Heerich. The control of the geometry in primary forms. /単純形態の幾何学の制御/ミース・ファン・デ/ル・ローエからエルヴィン/ヘーリヒへと至る・ミニマリズム的選択

Il saggio dell'A. è un contributo allo studio delle invarianti, progettuali e teoriche, che stanno alla base della tradizione astratta, razionalista e concettuale dell'architettura tedesca. Un pensiero declinato dai grandi maestri del secolo XX: Mies van der Rohe, Egon Eiermann, O.M. Ungers, Frei Otto sino alle concezioni raffinate di Erwin Heerich. La ricerca della bellezza e la "riduzione" dei segni, sino all'essenza simbolica. Nel volume: "Hands-on. Il modello come metodo. Il progetto come evocazione ed esperienza" si dimostra, con trattazioni di carattere teorico e metodologico, quanto progettuale, come l'uso del modello fisico possa integrare, a pari dignità, la capacità cretiva dello schizzo. Infatti: "Diversamente dalla schizzo, il modello “a posteriori”, è il momento di verifica del progetto,la sostituzione virtuale della costruzione fisica dell’opera. A tale processo, che ancora appartiene al mondo dell’astrazione, si riconosce il ruolo di“rappresentazione disvelante”, che supera lo spazio dell’ambiguità: riduce le scelte, rende più astratto il pensiero, radicalizzandone talvolta,gli esiti. Al modello si riconosce la capacità di modificare e mettere in discussione gli indirizzi originari. La proposta dell’uso del modello come“sostituzione del disegno”, che ne precede il dato razionalizzante e accompagna il flusso creativo è quanto, con curiosità, cerchiamo di apprendere dall’opera didattica di chiusa questo mezzo.” [da: Introduzione al volume, p. 14]