"Hands-on. The plastic model as method, the project as evocation and experience"
“Il modello come metodo progettuale. [...] Diversamente dalla schizzo, il modello “a posteriori”, è il momento di verifica del progetto, la sostituzione virtuale della costruzione fisica dell’opera. A tale processo, che ancora appartiene al mondo dell’astrazione, si riconosce il ruolo di“rappresentazione disvelante”, che supera lo spazio dell’ambiguità: riduce le scelte, rende più astratto il pensiero, radicalizzandone talvolta, gli esiti. Al modello si riconosce la capacità di modificare e mettere in discussione gli indirizzi originari. La proposta dell’uso del modello come“sostituzione del disegno”, che ne precede il dato razionalizzante e accompagna il flusso creativo è quanto, con curiosità, cerchiamo di apprendere dall’opera didattica di chiusa questo mezzo.”
Andreina Milan (2009). Hands-On. Il modello come metodo, il progetto come evocazione ed esperienza / Hands-On.hands-on the plastic model as method, the project as evocation and experience / ハンズオン 方法としては、モデルは、ゆうきと経験は、プロジェクトを作成します. BOLOGNA : CLUEB Scarl.
Hands-On. Il modello come metodo, il progetto come evocazione ed esperienza / Hands-On.hands-on the plastic model as method, the project as evocation and experience / ハンズオン 方法としては、モデルは、ゆうきと経験は、プロジェクトを作成します
MILAN, ANDREINA
2009
Abstract
"Hands-on. The plastic model as method, the project as evocation and experience"I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.