La definizione dei costi di costruzione e del ciclo di vita di una infrastruttura dell’ambiente costruito, a rete o puntale, è un aspetto fondamentale per la realizzabilità e gestione. Da essa dipendono aspetti fondamentali di carattere progettuale, costruttivo ed inerente alle prestazioni erogabili. L’ingegneria dei costi non è un aspetto strettamente strumentale, ma un elemento strategico per il successo del progetto sia nella fase di costruzione che nella fase gestionale, sino alla sua dismissione o rinnovamento. Infatti, la relazione che lega i costi con il tempo e la qualità determina inevitabilmente l’assetto finale dell’opera e le modalità di svolgimento delle sue funzioni in relazione alle attività degli utenti, definendo quindi la sua efficienza, qualità finale e sostenibilità socio-ambientale. Misurare in modo chiaro ed univoco i costi di costruzione di un’opera edile od infrastrutturale è quindi un elemento strategico per la riuscita del progetto, inteso come unicum di concezione ed esecuzione. A questo si aggiunge la variabile temporale della definizione dei costi del ciclo di vita che permette di valutare appieno la qualità delle soluzioni progettuali prospettate, comparando le varie alternative di progetto in base al loro costo iniziale sommato a quello del ciclo di vita, ovvero della gestione - esercizio e manutenzione - sino alla previsione della dismissione finale. L’introduzione della variabile temporale relativa ad un periodo di studio del ciclo di vita dell’opera è un cambio di prospettiva rivoluzionario, almeno nel nostro contesto nazionale, che permette una valutazione complessiva dell’opera analitica e quantificabile. In questo modo la valutazione dei risultati delle fasi di progettazione e di esecuzione non si limita ai costi di inziali di costruzione, ma tiene anche conto della prestazione nel tempo previsto e quindi mira alla realizzazione di infrastrutture più efficienti, più aderenti ai modelli di uso prospettati ed agli standard di qualità e sostenibilità, sia dei costi e che degli impatti sull’ambiente costruito. Per questo motivo si ritiene che l’introduzione (anche solo a livello informativo) nel nostro contesto nazionale degli International Construction Measurement Standard ICMS, seconda edizione, possa contribuire notevolmente all’efficientamento dei progetti di sviluppo infrastrutturale, sia a livello territoriale o che edilizio, in quanto si facilita la comparazione dei costi di costruzione e di ciclo di vita con gli standard e gli esempi internazionali in modo coerente, completo e trasparente, ad uso dei decisori, dei finanziatori e delle autorità di controllo.

ICMS: Coerenza Globale nella Presentazione dei Costi di Costruzione e di altri Costi del Ciclo di Vita

M. A. Bragadin
2021

Abstract

La definizione dei costi di costruzione e del ciclo di vita di una infrastruttura dell’ambiente costruito, a rete o puntale, è un aspetto fondamentale per la realizzabilità e gestione. Da essa dipendono aspetti fondamentali di carattere progettuale, costruttivo ed inerente alle prestazioni erogabili. L’ingegneria dei costi non è un aspetto strettamente strumentale, ma un elemento strategico per il successo del progetto sia nella fase di costruzione che nella fase gestionale, sino alla sua dismissione o rinnovamento. Infatti, la relazione che lega i costi con il tempo e la qualità determina inevitabilmente l’assetto finale dell’opera e le modalità di svolgimento delle sue funzioni in relazione alle attività degli utenti, definendo quindi la sua efficienza, qualità finale e sostenibilità socio-ambientale. Misurare in modo chiaro ed univoco i costi di costruzione di un’opera edile od infrastrutturale è quindi un elemento strategico per la riuscita del progetto, inteso come unicum di concezione ed esecuzione. A questo si aggiunge la variabile temporale della definizione dei costi del ciclo di vita che permette di valutare appieno la qualità delle soluzioni progettuali prospettate, comparando le varie alternative di progetto in base al loro costo iniziale sommato a quello del ciclo di vita, ovvero della gestione - esercizio e manutenzione - sino alla previsione della dismissione finale. L’introduzione della variabile temporale relativa ad un periodo di studio del ciclo di vita dell’opera è un cambio di prospettiva rivoluzionario, almeno nel nostro contesto nazionale, che permette una valutazione complessiva dell’opera analitica e quantificabile. In questo modo la valutazione dei risultati delle fasi di progettazione e di esecuzione non si limita ai costi di inziali di costruzione, ma tiene anche conto della prestazione nel tempo previsto e quindi mira alla realizzazione di infrastrutture più efficienti, più aderenti ai modelli di uso prospettati ed agli standard di qualità e sostenibilità, sia dei costi e che degli impatti sull’ambiente costruito. Per questo motivo si ritiene che l’introduzione (anche solo a livello informativo) nel nostro contesto nazionale degli International Construction Measurement Standard ICMS, seconda edizione, possa contribuire notevolmente all’efficientamento dei progetti di sviluppo infrastrutturale, sia a livello territoriale o che edilizio, in quanto si facilita la comparazione dei costi di costruzione e di ciclo di vita con gli standard e gli esempi internazionali in modo coerente, completo e trasparente, ad uso dei decisori, dei finanziatori e delle autorità di controllo.
2021
ICMS: Coerenza Globale nella Presentazione dei Costi di Costruzione e di altri Costi del Ciclo di Vita
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M.A. Bragadin
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