Insieme all’Ontario, il Québec è una delle province con più immigra- ti italiani in Canada: tra il 2011 e il 2015, 723 italiani si sono stabiliti in Québec con un visto permanente (di cui 312 sono donne). Questi nume- ri rappresentano l’1,7% dei nuovi residenti permanenti della provincia (MIDI 2016a). Il 70% di questa popolazione si è stabilito nella regione metropolitana di Montréal (MIDI 2017). Al di là dei residenti perma- nenti, tuttavia, ad oggi è difficile conoscere il numero esatto degli ita- liani realmente presenti (tra cui si contano i “permessi vacanza-lavoro”, i “lavoratori temporanei” e i nuovi cittadini canadesi). I dati del registro AIRE, che si basa sulla registrazione volontaria, nel caso del Canada per l’anno 2013 indicano 1.600 nuove registrazioni. Per questi motivi la scelta di concentrare l’attenzione sulla recente pre- senza italiana in Canada, e più precisamente in Québec, non è dovuta in primis al peso numerico del fenomeno. Il caso dell’emigrazione italiana verso il Canada ci sembra interessante per osservare i percorsi e le dinami- che d’integrazione di una popolazione che decide di trasferirsi al di fuori dell’Unione Europea. Essendo un paese extra Europeo l’immigrazione è quindi più selettiva rispetto ai paesi dell’Unione nei quali si applica la di- rettiva di Shengen della libera circolazione.
Alberio, M., Berti, F. (2020). La nouvelle vague dell'emigrazione italiana a Montreal. Milano : Mimesis.
La nouvelle vague dell'emigrazione italiana a Montreal
Alberio, Marco;
2020
Abstract
Insieme all’Ontario, il Québec è una delle province con più immigra- ti italiani in Canada: tra il 2011 e il 2015, 723 italiani si sono stabiliti in Québec con un visto permanente (di cui 312 sono donne). Questi nume- ri rappresentano l’1,7% dei nuovi residenti permanenti della provincia (MIDI 2016a). Il 70% di questa popolazione si è stabilito nella regione metropolitana di Montréal (MIDI 2017). Al di là dei residenti perma- nenti, tuttavia, ad oggi è difficile conoscere il numero esatto degli ita- liani realmente presenti (tra cui si contano i “permessi vacanza-lavoro”, i “lavoratori temporanei” e i nuovi cittadini canadesi). I dati del registro AIRE, che si basa sulla registrazione volontaria, nel caso del Canada per l’anno 2013 indicano 1.600 nuove registrazioni. Per questi motivi la scelta di concentrare l’attenzione sulla recente pre- senza italiana in Canada, e più precisamente in Québec, non è dovuta in primis al peso numerico del fenomeno. Il caso dell’emigrazione italiana verso il Canada ci sembra interessante per osservare i percorsi e le dinami- che d’integrazione di una popolazione che decide di trasferirsi al di fuori dell’Unione Europea. Essendo un paese extra Europeo l’immigrazione è quindi più selettiva rispetto ai paesi dell’Unione nei quali si applica la di- rettiva di Shengen della libera circolazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.