Lo studio dell'industria italiana contemporanea può beneficiare del contributo di approfondimenti dedicati a quanto succede al di fuori dei propri confini. Tali approfondimenti appaiono innanzitutto necessari perchè l'industria italiana si è "allungata" oltre le proprie fontiere geografriche come probabilmente mai era successo nella sua storia: le dinamiche di internazionalizzazione delle sue imprese, delle sue filiere, dei suoi distretti, dei suoi mercati di sbocco appaiono fenomeni importanti che bisogna continuare a studiare con rigore analitico e grande attenzione politica. Parallelamente, altri approfondimenti appaiono importanti proprio per il motivo opposto e cioè per il fatto che l'industria italiana sembra non aver dimostrato la capacità di valicare altri confini, quelli settoirali. La specializzazione del Paese appare quella di sempre: a parte importanti ma rare eccezioni, si registra dinamismo al livello globale nei settori tradizioali e assenza dagli scenari competitivi internaizonali nei settori ad alta intensità di ricerca e tecnologia. In questo quadro, e senza ovviamente la pretesa di coprire l'intero scenario, si collocano i saggi del blocco monografico presentati in questo numero de L'Industria.
DI TOMMASO, M.R. (2008). Oltre i confini dell'industria italiana. ITA : Il Mulino [10.1430/27539].
Oltre i confini dell'industria italiana
DI TOMMASO, Marco Rodolfo
2008
Abstract
Lo studio dell'industria italiana contemporanea può beneficiare del contributo di approfondimenti dedicati a quanto succede al di fuori dei propri confini. Tali approfondimenti appaiono innanzitutto necessari perchè l'industria italiana si è "allungata" oltre le proprie fontiere geografriche come probabilmente mai era successo nella sua storia: le dinamiche di internazionalizzazione delle sue imprese, delle sue filiere, dei suoi distretti, dei suoi mercati di sbocco appaiono fenomeni importanti che bisogna continuare a studiare con rigore analitico e grande attenzione politica. Parallelamente, altri approfondimenti appaiono importanti proprio per il motivo opposto e cioè per il fatto che l'industria italiana sembra non aver dimostrato la capacità di valicare altri confini, quelli settoirali. La specializzazione del Paese appare quella di sempre: a parte importanti ma rare eccezioni, si registra dinamismo al livello globale nei settori tradizioali e assenza dagli scenari competitivi internaizonali nei settori ad alta intensità di ricerca e tecnologia. In questo quadro, e senza ovviamente la pretesa di coprire l'intero scenario, si collocano i saggi del blocco monografico presentati in questo numero de L'Industria.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.