Questo capitolo è dedicato all'industria manifatturiera del Guangdong, e si concentra in particolare sulla sua interessante geografia della produzione . Una geografia indubbiamente complessa da comprendere che però, anche ad una prima lettura, si caratterizza per un elevato numero di agglomerazioni territoriali di imprese (cluster). A dire il vero va subito detto che esse sono il risultato di percorsi agglomerativi (processi di clustering) a volte molto diversi e che comunque attendono ancora di essere studiati nel dettaglio dagli osservatori occidentali (accademici, consulenti, imprenditori, policy maker). Alcuni cluster derivano da scelte esplicite e pianificate (prese in epoche diverse, dai tempi di Mao fino ad oggi), altri sono da ricondurre ai grandi cambiamenti dell'ultimo decennio e cioè allo sviluppo del settore privato, ai complessi processi di trasformazione della proprietà pubblica e collettiva o alle decisioni localizzative delle multinazionali. Pur riconoscendo le specificità di ogni singolo caso, rimane tuttavia il fatto che la regione del Guangdong mostra un elevato livello di agglomerazione spaziale di imprese industriali, sia in aree rurali che urbane. I dati più interessanti si riferiscono poi alla specializzazione settoriale di queste agglomerazioni, al loro “volume” (sia in termini di numero di imprese che di occupazione) ed infine alla loro capacità di attrarre investitori stranieri, inizialmente da Hong Kong e Taiwan, e successivamente da tutti i paesi industrializzati. Osservando questi due fenomeni - concentrazione e specializzazione - c'è però un terzo aspetto che ha colpito chi scrive. Si tratta dell'esplicito riconoscimento da parte delle autorità dei governi locali (provincia, prefettura, town) dell'importanza di favorire i fenomeni di concentrazione territoriale e specializzazione produttiva. Lo sviluppo di Città specializzate - questo è il nome con cui policy maker e accademici del Guangdong chiamano le loro concentrazioni settoriali e spaziali di imprese - viene chiaramente considerato un obiettivo da perseguire in sede di politica per lo sviluppo industriale (DST, 2003). Nelle pagine che seguono la nostra analisi inizierà con un quadro d’insieme sulle agglomerazioni di imprese nella provincia del Guangdong, illustrando quanto emerge dal database da noi elaborato in questi anni di lavoro e che si riferisce a 72 città specializzate. Offriremo poi alcuni approfondimenti riferendoci al Pearl River Delta, concludendo con un’analisi delle politiche intraprese dal governo provinciale e locale per supportare lo sviluppo delle città specializzate.
M. BELLANDI, M.R. DI TOMMASO, DI TOMMASO M.R, RUBINI L. (2006). Cluster industriali e specialized towns del Guangdong: la centralità del Delta del Fiume delle Perle. ITA : Rosenberg & Sellier.
Cluster industriali e specialized towns del Guangdong: la centralità del Delta del Fiume delle Perle
DI TOMMASO M.R;
2006
Abstract
Questo capitolo è dedicato all'industria manifatturiera del Guangdong, e si concentra in particolare sulla sua interessante geografia della produzione . Una geografia indubbiamente complessa da comprendere che però, anche ad una prima lettura, si caratterizza per un elevato numero di agglomerazioni territoriali di imprese (cluster). A dire il vero va subito detto che esse sono il risultato di percorsi agglomerativi (processi di clustering) a volte molto diversi e che comunque attendono ancora di essere studiati nel dettaglio dagli osservatori occidentali (accademici, consulenti, imprenditori, policy maker). Alcuni cluster derivano da scelte esplicite e pianificate (prese in epoche diverse, dai tempi di Mao fino ad oggi), altri sono da ricondurre ai grandi cambiamenti dell'ultimo decennio e cioè allo sviluppo del settore privato, ai complessi processi di trasformazione della proprietà pubblica e collettiva o alle decisioni localizzative delle multinazionali. Pur riconoscendo le specificità di ogni singolo caso, rimane tuttavia il fatto che la regione del Guangdong mostra un elevato livello di agglomerazione spaziale di imprese industriali, sia in aree rurali che urbane. I dati più interessanti si riferiscono poi alla specializzazione settoriale di queste agglomerazioni, al loro “volume” (sia in termini di numero di imprese che di occupazione) ed infine alla loro capacità di attrarre investitori stranieri, inizialmente da Hong Kong e Taiwan, e successivamente da tutti i paesi industrializzati. Osservando questi due fenomeni - concentrazione e specializzazione - c'è però un terzo aspetto che ha colpito chi scrive. Si tratta dell'esplicito riconoscimento da parte delle autorità dei governi locali (provincia, prefettura, town) dell'importanza di favorire i fenomeni di concentrazione territoriale e specializzazione produttiva. Lo sviluppo di Città specializzate - questo è il nome con cui policy maker e accademici del Guangdong chiamano le loro concentrazioni settoriali e spaziali di imprese - viene chiaramente considerato un obiettivo da perseguire in sede di politica per lo sviluppo industriale (DST, 2003). Nelle pagine che seguono la nostra analisi inizierà con un quadro d’insieme sulle agglomerazioni di imprese nella provincia del Guangdong, illustrando quanto emerge dal database da noi elaborato in questi anni di lavoro e che si riferisce a 72 città specializzate. Offriremo poi alcuni approfondimenti riferendoci al Pearl River Delta, concludendo con un’analisi delle politiche intraprese dal governo provinciale e locale per supportare lo sviluppo delle città specializzate.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.