Nello spazio riservato a questo capitolo ci ripromettiamo di mettere a fuoco le coordinate teoriche e la strumentazione analitica di cui ci siamo serviti per orientare il lavoro di ricerca sul campo e quello di analisi dei materiali da esso risultanti. Non si tratta, pertanto, di identificare alcune leggi auree di ordine teorico, cui la pratica di ricerca deve pedantemente assoggettarsi. Piuttosto ci interessa provare a tracciare uno sfondo analitico – non un sistema concluso, non una teoria definitiva – che possa aiutarci ad interrogare efficacemente il reale, a cogliere aspetti chiave dei processi sociali e dei fenomeni che ci interessa approfondire. Del resto è lo sfondo analitico stesso che abbiamo adottato a presentarsi più come una prospettiva di ricerca, in cui confluiscono molteplici direzioni e interessi di lavoro, che come un sistema teorico dato e fissato. Quella della sociologia pragmatica e dell’economia delle convenzioni1 costituisce, infatti, una prospettiva all’interno della quale studiosi diversi per temi di ricerca e specificità d’approccio condividono tuttavia alcune impostazioni di fondo. In particolare ci pare utile concentrare l’attenzione su due punti caratterizzanti questo approccio: da una parte il tema dell’incertezza, come orizzonte chiave in cui si inscrive l’azione sociale; dall’altra la problematica del coordinamento come questione chiave che discende dal punto precedente e da cui deriva appunto l’attenzione per le convenzioni.
V. Borghi (2008). Grammatiche del sociale: l’orizzonte dell’incertezza ed i regimi di giustificazione del sociale. MILANO : Franco Angeli.
Grammatiche del sociale: l’orizzonte dell’incertezza ed i regimi di giustificazione del sociale
BORGHI, VANDO
2008
Abstract
Nello spazio riservato a questo capitolo ci ripromettiamo di mettere a fuoco le coordinate teoriche e la strumentazione analitica di cui ci siamo serviti per orientare il lavoro di ricerca sul campo e quello di analisi dei materiali da esso risultanti. Non si tratta, pertanto, di identificare alcune leggi auree di ordine teorico, cui la pratica di ricerca deve pedantemente assoggettarsi. Piuttosto ci interessa provare a tracciare uno sfondo analitico – non un sistema concluso, non una teoria definitiva – che possa aiutarci ad interrogare efficacemente il reale, a cogliere aspetti chiave dei processi sociali e dei fenomeni che ci interessa approfondire. Del resto è lo sfondo analitico stesso che abbiamo adottato a presentarsi più come una prospettiva di ricerca, in cui confluiscono molteplici direzioni e interessi di lavoro, che come un sistema teorico dato e fissato. Quella della sociologia pragmatica e dell’economia delle convenzioni1 costituisce, infatti, una prospettiva all’interno della quale studiosi diversi per temi di ricerca e specificità d’approccio condividono tuttavia alcune impostazioni di fondo. In particolare ci pare utile concentrare l’attenzione su due punti caratterizzanti questo approccio: da una parte il tema dell’incertezza, come orizzonte chiave in cui si inscrive l’azione sociale; dall’altra la problematica del coordinamento come questione chiave che discende dal punto precedente e da cui deriva appunto l’attenzione per le convenzioni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.