Il Convegno Volta del 1934, centrato sul ruolo del teatro nel Novecento, segna un passaggio significativo per gli intellettuali italiani che sono coinvolti nell'operazione voluta dal regime, e in particolare per Luigi Pirandello, per Massimo Bontempelli e per Silvio d'Amico. Ripercorrendo i più recenti studi sul Convegno, e utilizzando i documenti d'archivio e l'edizione originale degli Atti, conservati presso l'Accademia dei Lincei, si ricostruisce la genesi del Convegno, con i rapporti fra organizzatori e ospiti, fra invitati ed esclusi, fra quanti escono "vincitori" o "vinti" dallo scontro culturale e politico che si consuma durante il dibattito. La ricaduta del Convegno di Roma sarà di lunga durata: sul breve periodo, si discuterà di edifici teatrali e di teatro per le masse; sul lungo, si realizzerà l'Accademia d'arte drammatica, oggi giustamente intitolata a Silvio d'Amico, e si incanalerà la carriera degli attori in un percorso intellettuale e culturale preciso. Su tutto, si staglia il testo profetico dei Giganti della montagna di Pirandello che, alla luce del Convegno Volta, appaiono chiaramente come una parabola sul destino della letteratura teatrale.

Il convegno Volta del 1934: testimonianze e documenti

Claudia Sebastiana Nobili
2020

Abstract

Il Convegno Volta del 1934, centrato sul ruolo del teatro nel Novecento, segna un passaggio significativo per gli intellettuali italiani che sono coinvolti nell'operazione voluta dal regime, e in particolare per Luigi Pirandello, per Massimo Bontempelli e per Silvio d'Amico. Ripercorrendo i più recenti studi sul Convegno, e utilizzando i documenti d'archivio e l'edizione originale degli Atti, conservati presso l'Accademia dei Lincei, si ricostruisce la genesi del Convegno, con i rapporti fra organizzatori e ospiti, fra invitati ed esclusi, fra quanti escono "vincitori" o "vinti" dallo scontro culturale e politico che si consuma durante il dibattito. La ricaduta del Convegno di Roma sarà di lunga durata: sul breve periodo, si discuterà di edifici teatrali e di teatro per le masse; sul lungo, si realizzerà l'Accademia d'arte drammatica, oggi giustamente intitolata a Silvio d'Amico, e si incanalerà la carriera degli attori in un percorso intellettuale e culturale preciso. Su tutto, si staglia il testo profetico dei Giganti della montagna di Pirandello che, alla luce del Convegno Volta, appaiono chiaramente come una parabola sul destino della letteratura teatrale.
2020
Il colloquio circolare. I libri, gli allievi, gli amici, in onore di Paola Vecchi Galli
375
384
Claudia Sebastiana Nobili
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