L’eterogeneità delle fonti a cui la sociologia attinge la rendono una disciplina dall’epistemologia plurale e duttile, per alcuni versi persino fragile. In questo numero, l’attenzione viene posta sulla capacità che hanno le culture dell’ordinario – i simboli e gli stilemi della cultura pop trasmessi prevalentemente dalla letteratura, dal cinema e dalle serie TV – di stimolare l’immaginazione sociologica e di orientare alla formazione di convinzioni e identità dello spettatore. Al centro di questa riflessione, insieme epistemologica e metodologica, sta l’intento di predisporre una cassetta per gli attrezzi utile per l’analisi della produzione, riproduzione e ricezione dei messaggi della cultura popolare. I saggi, pur nel rispetto della diversità stilistica e contenutistica che li rende originali, seguono un filo conduttore costituito dalla convinzione che la cultura pop sia rappresentata da un insieme di giochi linguistici a cui la riflessione sociologica può attingere per comprendere il senso comune e raffinarne la conoscenza. Tale apertura metodologica è condizionata dall’ammissione teoretica della possibilità che la filosofia, da cui le scienze umane spesso attingono i loro concetti, non risieda necessariamente in una astratta metafisica delle idee, quanto piuttosto nel panorama dell’ordinario descritto da pratiche culturali in cui si rispecchiano le nostre esperienze quotidiane.
Luca Martignani (2019). Immaginazione sociologica e culture dell'ordinario. Milano : FrancoAngeli.
Immaginazione sociologica e culture dell'ordinario
Luca Martignani
2019
Abstract
L’eterogeneità delle fonti a cui la sociologia attinge la rendono una disciplina dall’epistemologia plurale e duttile, per alcuni versi persino fragile. In questo numero, l’attenzione viene posta sulla capacità che hanno le culture dell’ordinario – i simboli e gli stilemi della cultura pop trasmessi prevalentemente dalla letteratura, dal cinema e dalle serie TV – di stimolare l’immaginazione sociologica e di orientare alla formazione di convinzioni e identità dello spettatore. Al centro di questa riflessione, insieme epistemologica e metodologica, sta l’intento di predisporre una cassetta per gli attrezzi utile per l’analisi della produzione, riproduzione e ricezione dei messaggi della cultura popolare. I saggi, pur nel rispetto della diversità stilistica e contenutistica che li rende originali, seguono un filo conduttore costituito dalla convinzione che la cultura pop sia rappresentata da un insieme di giochi linguistici a cui la riflessione sociologica può attingere per comprendere il senso comune e raffinarne la conoscenza. Tale apertura metodologica è condizionata dall’ammissione teoretica della possibilità che la filosofia, da cui le scienze umane spesso attingono i loro concetti, non risieda necessariamente in una astratta metafisica delle idee, quanto piuttosto nel panorama dell’ordinario descritto da pratiche culturali in cui si rispecchiano le nostre esperienze quotidiane.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.