Magia e stregoneria nel teatro di Nicolò Piperno, Filippo Acciajoli e Girolamo Fontana: la Noce di Benevento, in Trame di meraviglia. Studi in onore di Silvia Carandini, a cura di P. Bertolone, A. Corea, D. Gavrilovich, Roma, Universitalia, 2016, pp. 11-25 Parte di ISBN: ISBN 978-88-6507-826-6

Il saggio, basandosi su materiale inedito, tratta di un intermezzo teatrale rappresentato nel 1690 nel Palazzo del Principe Filippo II Colonna. La peculiarità di questo intermezzo, di carattere stregonesco, attribuito a Filippo Acciajoli e illustrato da un’incisione di Girolamo Fontana, è già stata notata, ma nessuno vi aveva mai dedicato specifica attenzione. Considerandolo, oltre ad apportare un altro tassello alla ricostruzione della cultura magico stregonesca nella Roma Barocca, è stato possibile aggiungere alle fonti finora individuate per lo spettacolo teatrale, di cui l'intermezzo fa parte, ovvero La caduta del Regno dell’Amazzoni, il trascurato testo teatrale La Noce maga di Benevento estirpata da S. Barbato di Nicolò Piperno. Si è potuto, inoltre, attribuire a Filippo Acciajoli non solo il secondo intermezzo, ma anche alcuni dei dialoghi tra i protagonisti dell'intermezzo, Tisbe e Turpino. A questi due personaggi è affidato il ruolo comico e le scene dove compaiono, scritte specificamente per quest’opera, rappresentano la maggior innovazione del poeta al libretto. I due non erano mai stati messi in relazione con la componente magico stregonesca presente in quest’opera, che costituisce una delle parti tematiche più originali, sorprendenti e, in certa misura, trasgressive. L'analisi dell'incisione di Girolamo Fontana, fatta per l'intermezzo, e della sua iconografia, contestualizzata nell'ambito teatrale, e in senso lato nella culturale dell'epoca, getta, per tanto, nuova luce sull'atteggiamento verso la magia e stregoneria nella Roma di fine Seicento.