L’Egitto delle epoche più antiche, dal Predinastico (Naqada IA-­IIIB, 3750-­3085 a.C.) alla II dinastia, fino agli inizi dell’Antico Regno (III-­VIII dinastia, 2707-­2170 a.C.), risulta essere tra i periodi più approfonditi dagli studi e dalle ricerche sul campo negli ultimi decenni . Le evidenze archeologiche non sono, nella maggioranza dei casi, semplici da identificare, dal momento che si tratta di necropoli, insediamenti a carattere temporaneo ma anche prolungato, aree di culto le quali però spesso sono state obliterate da santuari più recenti, siti di estrazione di pietre e minerali. Questo riguarda anche le prime dinastie, sebbene le testimonianze siano su scala maggiore per dimensione e per diffusione geografica. I royal enclosures, cui è dedicato questo contributo, rappresentano senza dubbio un punto di svolta a livello architettonico, da legare strettamente alla società e alla cultura in cui si inseriscono: la loro unicità, la loro posizione topografica, il loro legame con altri monumenti senza i quali non è possibile comprenderli a fondo, la loro probabile funzione (se è corretto parlarne al singolare), sono alcuni degli aspetti su cui riflettere perché la ricerca potrebbe portare in futuro a nuove considerazioni.

Tra Saqqara e Hierakonpolis: royal enclosures e l'Egitto delle prime dinastie

S. Nicolini
Primo
2020

Abstract

L’Egitto delle epoche più antiche, dal Predinastico (Naqada IA-­IIIB, 3750-­3085 a.C.) alla II dinastia, fino agli inizi dell’Antico Regno (III-­VIII dinastia, 2707-­2170 a.C.), risulta essere tra i periodi più approfonditi dagli studi e dalle ricerche sul campo negli ultimi decenni . Le evidenze archeologiche non sono, nella maggioranza dei casi, semplici da identificare, dal momento che si tratta di necropoli, insediamenti a carattere temporaneo ma anche prolungato, aree di culto le quali però spesso sono state obliterate da santuari più recenti, siti di estrazione di pietre e minerali. Questo riguarda anche le prime dinastie, sebbene le testimonianze siano su scala maggiore per dimensione e per diffusione geografica. I royal enclosures, cui è dedicato questo contributo, rappresentano senza dubbio un punto di svolta a livello architettonico, da legare strettamente alla società e alla cultura in cui si inseriscono: la loro unicità, la loro posizione topografica, il loro legame con altri monumenti senza i quali non è possibile comprenderli a fondo, la loro probabile funzione (se è corretto parlarne al singolare), sono alcuni degli aspetti su cui riflettere perché la ricerca potrebbe portare in futuro a nuove considerazioni.
2020
Ricerche a Confronto. Dialoghi di Antichità Classiche e del Vicino Oriente. Bologna-Pisa 2014
102
122
S. Nicolini
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