Labirinto e paradosso. Perdere e trovare la propria essenza.

Il concetto di "essenza" costituisce uno degli assi portanti della filosofia spinoziana. La fisica, l'epistemologia, l'antropologia e l'etica sviluppate nell'Etica sono incomprensibili, di per se stesse e nella loro articolazione, al di fuori di una precisa concezione dell'essenza di Dio e delle cose singolari. Ciò nonostante, questa concezione è oggetto di una contesa interpretativa che chiama in causa il senso complessivo dello spinozismo. L'essenza delle cose singolari si dà in Dio indipendentemente della propria realizzazione spazio-temporale o costituisce al contrario un risultato dei processi che caratterizzano il divenire della natura? Si tratta del nucleo più intimo dell'identità individuale o di una cristallizzazione della rete di relazioni della quale l'individuo costituisce uno snodo? Abbiamo a che fare con il presupposto del progetto di liberazione indicato da Spinoza o con la sua posta in gioco? L'articolo intende rispondere a queste domande analizzando il prologo del Trattato della riforma dell'intelletto.