Per definire il contesto nel quale si espressero le committenze in San Paolo, il saggio mira a mettere a fuoco quale sia stato il significato del linguaggio visivo per la Congregazione Cassinese, che fra Quattro e Cinquecento si diffuse fra i monasteri della pianura padana, e sembra avere esercitato una speciale influenza sullo stesso San Paolo. Confrontando le imprese decorative del monastero femminile con quelle dei principali monasteri maschili a cui è legato (S. Giovanni Evangelista a Parma, S. Giustina e S. Benedetto Po), si osserva il comune interesse per la cultura antica, intesa come eredità sia visiva che filosofica o spirituale, e la predilezione per le rappresentazioni simboliche, che illustrano contenuti di fede. Al centro di esse il sacrificio eucaristico. Accanto a questi parallelismi, l’analisi condotta nel saggio fa però emergere una differenza rilevante. Piuttosto che l’impronta intellettualistica delle committenze maschili, nella decorazione in San Paolo lo studio evidenzia un’attenzione narrativa agli eventi sacri, volta probabilmente a facilitare il coinvolgimento visivo e emotivo delle monache. In questa luce il saggio prende in esame un importante dipinto di Giulio Romano, la cui provenienza antica da San Paolo non è provata ma altamente probabile, anche alla luce delle riflessioni condotte.
Sonia Cavicchioli (2020). La cultura cassinese in età rinascimentale e le committenze delle badesse di San Paolo. Parma : Grafiche STEP.
La cultura cassinese in età rinascimentale e le committenze delle badesse di San Paolo
Sonia Cavicchioli
2020
Abstract
Per definire il contesto nel quale si espressero le committenze in San Paolo, il saggio mira a mettere a fuoco quale sia stato il significato del linguaggio visivo per la Congregazione Cassinese, che fra Quattro e Cinquecento si diffuse fra i monasteri della pianura padana, e sembra avere esercitato una speciale influenza sullo stesso San Paolo. Confrontando le imprese decorative del monastero femminile con quelle dei principali monasteri maschili a cui è legato (S. Giovanni Evangelista a Parma, S. Giustina e S. Benedetto Po), si osserva il comune interesse per la cultura antica, intesa come eredità sia visiva che filosofica o spirituale, e la predilezione per le rappresentazioni simboliche, che illustrano contenuti di fede. Al centro di esse il sacrificio eucaristico. Accanto a questi parallelismi, l’analisi condotta nel saggio fa però emergere una differenza rilevante. Piuttosto che l’impronta intellettualistica delle committenze maschili, nella decorazione in San Paolo lo studio evidenzia un’attenzione narrativa agli eventi sacri, volta probabilmente a facilitare il coinvolgimento visivo e emotivo delle monache. In questa luce il saggio prende in esame un importante dipinto di Giulio Romano, la cui provenienza antica da San Paolo non è provata ma altamente probabile, anche alla luce delle riflessioni condotte.File | Dimensione | Formato | |
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