Siamo chiamati a confrontarci con una crisi globale senza precedenti, che ha una triplice natura: la pandemia del CoronaVIrus Disease 19 (Covid-19) è, infatti, una crisi mondiale sanitaria, economica, ed anche istituzionale. L’impatto del nuovo coronavirus, in particolare, sta creando una recessione che molto probabilmente eclisserà la crisi finanziaria globale del 2008, con una contrazione degli scambi internazionali valutata dagli economisti dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC), nel 2020, tra il 13% e il 32%. In un tale scenario, per far fronte ad una emergenza tanto imprevista quanto dirompente, l’Unione europea ha, tra l’altro, adottato una disciplina sull’autorizzazione all’esportazione dei dispositivi medici di protezione individuale (DPI) volta ad assicurare la fornitura di detti prodotti sul mercato europeo, senza trascurarne l’accesso da parte dei paesi terzi vulnerabili. Quindi, la Commissione ha prontamente avviato l’elaborazione di strategie per affrontare la fase successiva all’emergenza, quella della ripresa economica. Da un lato, l’istituzione europea propone una rinnovata cooperazione internazionale che assicuri a prezzi ragionevoli e su base costante l’accesso ai beni essenziali e alle competenze necessarie per prevenire, contrastare e far fronte a crisi globali di portata simile al Covid-19; dall’altro, Bruxelles promuove un nuovo modello per il commercio internazionale, volto a superare le fortissime tensioni e i considerevoli problemi esplosi nel processo manifatturiero ed industriale a causa della disarticolazione nelle filiere globali di approvvigionamento, dovuta alla drastica riduzione dei trasporti e al lockdown cui gli Stati sono stati costretti per arginare il contagio del coronavirus. Con particolare riferimento all’accesso a dispositivi medici e farmaci, la Commissione europea, in occasione dell’incontro ministeriale dell’Ottawa Group del 15 giugno 2020, ha presentato un concept paper sul commercio nei prodotti per la tutela della salute, volto a garantire, per tutti i Paesi, un accesso costante, adeguato ed equo a detti prodotti, attraverso la definizione di nuove regole internazionali, anche in sede OMC, e di nuove forme di collaborazione. Nel presente lavoro in primo luogo verrà presentata la disciplina emergenziale della UE sul regime delle esportazioni, Quindi, si considererà la compatibilità di detta disciplina con il sistema dell’OMC. Infine, last but not least, verrà illustrato il concept paper su “Trade in Healthcare Products,” per mostrare il contributo che l’Unione intende dare alla costruzione di una solida iniziativa internazionale che scongiuri le enormi difficoltà con le quali si è affrontata l’emergenza del Covid-19 e garantisca equità e una migliore tutela della salute a livello globale attraverso nuove regole comuni e nuovi metodi di collaborazione.

L’impatto del COVID-19 su commercio e investimenti: l’approccio dell’Unione europea

E. Baroncini
2020

Abstract

Siamo chiamati a confrontarci con una crisi globale senza precedenti, che ha una triplice natura: la pandemia del CoronaVIrus Disease 19 (Covid-19) è, infatti, una crisi mondiale sanitaria, economica, ed anche istituzionale. L’impatto del nuovo coronavirus, in particolare, sta creando una recessione che molto probabilmente eclisserà la crisi finanziaria globale del 2008, con una contrazione degli scambi internazionali valutata dagli economisti dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC), nel 2020, tra il 13% e il 32%. In un tale scenario, per far fronte ad una emergenza tanto imprevista quanto dirompente, l’Unione europea ha, tra l’altro, adottato una disciplina sull’autorizzazione all’esportazione dei dispositivi medici di protezione individuale (DPI) volta ad assicurare la fornitura di detti prodotti sul mercato europeo, senza trascurarne l’accesso da parte dei paesi terzi vulnerabili. Quindi, la Commissione ha prontamente avviato l’elaborazione di strategie per affrontare la fase successiva all’emergenza, quella della ripresa economica. Da un lato, l’istituzione europea propone una rinnovata cooperazione internazionale che assicuri a prezzi ragionevoli e su base costante l’accesso ai beni essenziali e alle competenze necessarie per prevenire, contrastare e far fronte a crisi globali di portata simile al Covid-19; dall’altro, Bruxelles promuove un nuovo modello per il commercio internazionale, volto a superare le fortissime tensioni e i considerevoli problemi esplosi nel processo manifatturiero ed industriale a causa della disarticolazione nelle filiere globali di approvvigionamento, dovuta alla drastica riduzione dei trasporti e al lockdown cui gli Stati sono stati costretti per arginare il contagio del coronavirus. Con particolare riferimento all’accesso a dispositivi medici e farmaci, la Commissione europea, in occasione dell’incontro ministeriale dell’Ottawa Group del 15 giugno 2020, ha presentato un concept paper sul commercio nei prodotti per la tutela della salute, volto a garantire, per tutti i Paesi, un accesso costante, adeguato ed equo a detti prodotti, attraverso la definizione di nuove regole internazionali, anche in sede OMC, e di nuove forme di collaborazione. Nel presente lavoro in primo luogo verrà presentata la disciplina emergenziale della UE sul regime delle esportazioni, Quindi, si considererà la compatibilità di detta disciplina con il sistema dell’OMC. Infine, last but not least, verrà illustrato il concept paper su “Trade in Healthcare Products,” per mostrare il contributo che l’Unione intende dare alla costruzione di una solida iniziativa internazionale che scongiuri le enormi difficoltà con le quali si è affrontata l’emergenza del Covid-19 e garantisca equità e una migliore tutela della salute a livello globale attraverso nuove regole comuni e nuovi metodi di collaborazione.
2020
OLTRE LA PANDEMIA Società, salute, economia e regole nell’era post Covid-19
137
157
Elisa Baroncini
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