Scopo Valutare l’accuratezza di esami TC torace low-dose (LDCT) rispetto a RX torace nella valutazione di complicanze polmonari in pazienti ematologici con febbre antibiotico resistente. Materiale e metodi È stato svolto uno studio prospettico monocentrico, sono stati arruolati 50 pazienti ematologici febbrili ad alto rischio (BOscore >5) per patologia fungina invasiva polmonare che sono stati sottoposti a RX torace e LDCT (100 kV; 30 mAs) entro 48 ore dall’esordio febbrile. Una TC a dose standard (SDCT) eseguita sui reperti patologici della LDCT è stata usata come riferimento. Due radiologi con differente esperienza, non informati dei dati clinici dei pazienti, hanno analizzato indipendentemente gli esami RX e LDCT. Sono stati valutati l’accordo interosservatore (Kappa di Cohen), il risultato diagnostico di RX e LDCT ed i dati dosimetrici. Risultati L’accordo inter-osservatore è stato basso per le indagini RX (kappa: 0,367) ed alto (kappa: 0,925) per le indagini LDCT.Gli RX hanno dimostrato un risultato diagnostico scarso, lievemente migliorato dall’esperienza (sensibilità: 40 vs 51 %; specificità 29 vs 54%; PPV: 41 vs 57%; VPN: 29 vs 48% per il radiologo non esperto rispetto all’esperto). Le indagini LDCT hanno mostrato un alto rendimento diagnostico (entrambi i radiologi hanno individuato il 100% dei reperti LDCT), con differenze interpretative legate all’esperienza.La dose misurata per gli esami LDCT è stata di 0,75±0,15 mSv (vs 0,1 mSv per gli RX), corrispondente a circa 7/8 RX. Conclusioni Il rendimento diagnostico LDCT è più alto delle indagini RX nello studio delle complicanze polmonari in pazienti ematologici ad alto rischio con febbre antibiotico resistente, ed è ragionevole utilizzare indagini LDCT al posto di RX come sistema di screening maggiormente accurato.
RASETTO Gianluca, M.M. (2018). TC TORACE LOW-DOSE IN PAZIENTI EMATOLOGICI NEUTROPENICI FEBBRILI: COMPARAZIONE CON RX TORACE.
TC TORACE LOW-DOSE IN PAZIENTI EMATOLOGICI NEUTROPENICI FEBBRILI: COMPARAZIONE CON RX TORACE
RASETTO Gianluca
Primo
;MILANDRI Matteo
Secondo
;MUGHETTI Martina
;SASSI Claudia
Penultimo
;BATTISTA Giuseppe
Ultimo
2018
Abstract
Scopo Valutare l’accuratezza di esami TC torace low-dose (LDCT) rispetto a RX torace nella valutazione di complicanze polmonari in pazienti ematologici con febbre antibiotico resistente. Materiale e metodi È stato svolto uno studio prospettico monocentrico, sono stati arruolati 50 pazienti ematologici febbrili ad alto rischio (BOscore >5) per patologia fungina invasiva polmonare che sono stati sottoposti a RX torace e LDCT (100 kV; 30 mAs) entro 48 ore dall’esordio febbrile. Una TC a dose standard (SDCT) eseguita sui reperti patologici della LDCT è stata usata come riferimento. Due radiologi con differente esperienza, non informati dei dati clinici dei pazienti, hanno analizzato indipendentemente gli esami RX e LDCT. Sono stati valutati l’accordo interosservatore (Kappa di Cohen), il risultato diagnostico di RX e LDCT ed i dati dosimetrici. Risultati L’accordo inter-osservatore è stato basso per le indagini RX (kappa: 0,367) ed alto (kappa: 0,925) per le indagini LDCT.Gli RX hanno dimostrato un risultato diagnostico scarso, lievemente migliorato dall’esperienza (sensibilità: 40 vs 51 %; specificità 29 vs 54%; PPV: 41 vs 57%; VPN: 29 vs 48% per il radiologo non esperto rispetto all’esperto). Le indagini LDCT hanno mostrato un alto rendimento diagnostico (entrambi i radiologi hanno individuato il 100% dei reperti LDCT), con differenze interpretative legate all’esperienza.La dose misurata per gli esami LDCT è stata di 0,75±0,15 mSv (vs 0,1 mSv per gli RX), corrispondente a circa 7/8 RX. Conclusioni Il rendimento diagnostico LDCT è più alto delle indagini RX nello studio delle complicanze polmonari in pazienti ematologici ad alto rischio con febbre antibiotico resistente, ed è ragionevole utilizzare indagini LDCT al posto di RX come sistema di screening maggiormente accurato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.