Lo scopo di questo articolo è fornire una panoramica delle strategie lingui- stiche funzionalmente equivalenti a eccetera, che possono cioè veicolare il si- gnificato [ci sono ulteriori elementi impliciti in qualche modo simili a quello/i appena nominato/i]. Questo tipo di costruzioni è stato analizzato in modo siste- matico per un numero ristretto di lingue, con una prevalenza di studi sull’inglese, e tra i diversi termini che sono stati proposti per nominarle, quello che ha avuto più successo è general extenders (Overstreet 1999). Forniremo innanzitutto una descrizione semantica dettagliata di cosa si intende per general extender, sof- fermandoci in particolare sulla loro funzione referenziale e sul rapporto tra ge- neral extenders e gli esemplari a cui si legano (sezione 2). Una volta individuato il tertium comparationis in modo univoco, procederemo alla descrizione delle strategie linguistiche che possono svolgere la funzione in esame, osservando la variazione attestata sia sul piano morfosintattico che semantico (sezione 3). Nel- la sezione 4 discuteremo infine le tendenze osservate e alcuni percorsi diacronici che pongono le basi per ulteriori sviluppi del lavoro. La ricerca presentata in questo articolo è parte di un progetto più ampio, che consiste in un’indagine integrata di dati tipologici, dati tratti da corpora e dati diacronici. Qui ci concentreremo sull’indagine tipologica, basata su un campio- ne di 100 lingue, appartenenti a famiglie e aree geografiche sufficientemente diversificate da garantire una buona rappresentatività. Il campione di indagine, tuttavia, andrà considerato un campione di convenienza, più che un campione effettivamente bilanciato, perché nella scelta delle lingue da includere ha pesato molto la disponibilità di grammatiche descrittive complete, che riportassero dati relativi alle costruzioni in esame. Laddove possibile, i dati delle grammatiche sono stati verificati all’interno di porzioni più ampie di testo.
Mauri Caterina, Andrea Sansò (2018). Un approccio tipologico ai 'general extenders'. Milano : Franco Angeli.
Un approccio tipologico ai 'general extenders'
Mauri Caterina
;
2018
Abstract
Lo scopo di questo articolo è fornire una panoramica delle strategie lingui- stiche funzionalmente equivalenti a eccetera, che possono cioè veicolare il si- gnificato [ci sono ulteriori elementi impliciti in qualche modo simili a quello/i appena nominato/i]. Questo tipo di costruzioni è stato analizzato in modo siste- matico per un numero ristretto di lingue, con una prevalenza di studi sull’inglese, e tra i diversi termini che sono stati proposti per nominarle, quello che ha avuto più successo è general extenders (Overstreet 1999). Forniremo innanzitutto una descrizione semantica dettagliata di cosa si intende per general extender, sof- fermandoci in particolare sulla loro funzione referenziale e sul rapporto tra ge- neral extenders e gli esemplari a cui si legano (sezione 2). Una volta individuato il tertium comparationis in modo univoco, procederemo alla descrizione delle strategie linguistiche che possono svolgere la funzione in esame, osservando la variazione attestata sia sul piano morfosintattico che semantico (sezione 3). Nel- la sezione 4 discuteremo infine le tendenze osservate e alcuni percorsi diacronici che pongono le basi per ulteriori sviluppi del lavoro. La ricerca presentata in questo articolo è parte di un progetto più ampio, che consiste in un’indagine integrata di dati tipologici, dati tratti da corpora e dati diacronici. Qui ci concentreremo sull’indagine tipologica, basata su un campio- ne di 100 lingue, appartenenti a famiglie e aree geografiche sufficientemente diversificate da garantire una buona rappresentatività. Il campione di indagine, tuttavia, andrà considerato un campione di convenienza, più che un campione effettivamente bilanciato, perché nella scelta delle lingue da includere ha pesato molto la disponibilità di grammatiche descrittive complete, che riportassero dati relativi alle costruzioni in esame. Laddove possibile, i dati delle grammatiche sono stati verificati all’interno di porzioni più ampie di testo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.