Restoration Ecology è l’insieme delle azioni che si applicano per avviare o accelerare il recupero delle buone condizioni e dell’integrità di un ecosistema che è stato degradato, danneggiato, trasformato o completamente distrutto. Gli scopi delle azioni di restauro vanno dal ripristino di habitat per specie rare, alla possibilità di conservare pool genici di specie particolari, alla ricostruzione di ecosistemi con valori naturalistici, ambientali o estetici particolari, fino alla creazione di nuove opportunità economiche attraverso la valorizzazione di ecosistemi tipicamente dipendenti dalle cure umane e la reintroduzione di pratiche colturali tradizionali. Il contributo esamina le principali criticità connesse agli interventi di restauro ambientale, quali: la mancanza di interventi specifici riguardanti la componente microbica del suolo, la mancanza di materiale vegetale di provenienza locale e di strutture vivaistiche opportunamente distribuite sul territorio delle diverse regioni, la mancanza di adeguati monitoraggi sulla riuscita degli interventi, la scarsa attenzione alla rimozione delle cause che hanno determinato il degrado degli habitat.

M. Speranza (2010). Capitolo 8. Conservazione ex situ e restoration ecology. ROMA : ISPRA - Manuali e Linee Guida.

Capitolo 8. Conservazione ex situ e restoration ecology

SPERANZA, MARIA
2010

Abstract

Restoration Ecology è l’insieme delle azioni che si applicano per avviare o accelerare il recupero delle buone condizioni e dell’integrità di un ecosistema che è stato degradato, danneggiato, trasformato o completamente distrutto. Gli scopi delle azioni di restauro vanno dal ripristino di habitat per specie rare, alla possibilità di conservare pool genici di specie particolari, alla ricostruzione di ecosistemi con valori naturalistici, ambientali o estetici particolari, fino alla creazione di nuove opportunità economiche attraverso la valorizzazione di ecosistemi tipicamente dipendenti dalle cure umane e la reintroduzione di pratiche colturali tradizionali. Il contributo esamina le principali criticità connesse agli interventi di restauro ambientale, quali: la mancanza di interventi specifici riguardanti la componente microbica del suolo, la mancanza di materiale vegetale di provenienza locale e di strutture vivaistiche opportunamente distribuite sul territorio delle diverse regioni, la mancanza di adeguati monitoraggi sulla riuscita degli interventi, la scarsa attenzione alla rimozione delle cause che hanno determinato il degrado degli habitat.
2010
La conservazione ex situ LA CONSERVAZIONE EX SITU DELLA BIODIVERSITA' DELLE SPECIE VEGETALI SPONTANEE E COLTIVATE IN ITALIA. Stato dell'arte, criticità e azioni da compiere.
72
75
M. Speranza (2010). Capitolo 8. Conservazione ex situ e restoration ecology. ROMA : ISPRA - Manuali e Linee Guida.
M. Speranza
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/78947
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact