Un legame profondo esiste fra il viaggio e il sapere antropologico. Il viaggio, esperienza mentale, immaginaria, prima ancora che fisica, è metafora della condizione umana. Si pensi all'Odissea, per esempio, e al verso dell’Inferno della Divina Commedia che riprende il monito di Ulisse ai suoi compagni: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza; il percorso, il cammino, l'attraversamento dei confini esprimono una tensione concettuale continua del pensiero che si protende al di là, a cavallo tra il già noto e l'ignoto. Il viaggio, in tal senso, si configura come scoperta intellettuale. Naturalmente è necessario sin da subito distinguere: mettersi in viaggio porta a una sollecitazione concettuale, sensoriale, a condizione che non si configuri come quel viaggiare impacchettati, negli ambienti asettici dei grandi alberghi e dei bus con aria condizionata, nei ristoranti di lusso all’occidentale, che appunto riproducono il “domestico” in qualsiasi posto, smorzando o annullando la dimensione della diversità che fa parte integrante del viaggiare. Viaggiare restando dentro uno stesso grande “non luogo” non è più viaggiare, almeno non nel senso in cui si procede in questo testo.

Matera V (2021). Pensiero, viaggio, scrittura. Note sul significato culturale del mettersi in viaggio. Milano : Franco Angeli.

Pensiero, viaggio, scrittura. Note sul significato culturale del mettersi in viaggio

Matera V
2021

Abstract

Un legame profondo esiste fra il viaggio e il sapere antropologico. Il viaggio, esperienza mentale, immaginaria, prima ancora che fisica, è metafora della condizione umana. Si pensi all'Odissea, per esempio, e al verso dell’Inferno della Divina Commedia che riprende il monito di Ulisse ai suoi compagni: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza; il percorso, il cammino, l'attraversamento dei confini esprimono una tensione concettuale continua del pensiero che si protende al di là, a cavallo tra il già noto e l'ignoto. Il viaggio, in tal senso, si configura come scoperta intellettuale. Naturalmente è necessario sin da subito distinguere: mettersi in viaggio porta a una sollecitazione concettuale, sensoriale, a condizione che non si configuri come quel viaggiare impacchettati, negli ambienti asettici dei grandi alberghi e dei bus con aria condizionata, nei ristoranti di lusso all’occidentale, che appunto riproducono il “domestico” in qualsiasi posto, smorzando o annullando la dimensione della diversità che fa parte integrante del viaggiare. Viaggiare restando dentro uno stesso grande “non luogo” non è più viaggiare, almeno non nel senso in cui si procede in questo testo.
2021
Ti racconto il viaggio (e quel che ho imparato)
91
109
Matera V (2021). Pensiero, viaggio, scrittura. Note sul significato culturale del mettersi in viaggio. Milano : Franco Angeli.
Matera V
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/788697
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact